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Zootecnia, il Piemonte agevola il canone dell’acqua


La Regione Piemonte, con il regolamento regionale 1/R/2014 ha apportato alcune modifiche al regolamento regionale 29 luglio 2003, n. 10/R, che disciplina i procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica.
Su questo fronte, in particolare Coldiretti ha ottenuto dei risultati importanti, tra cui la revisione dei parametri che regolano la definizione di uso zootecnico (ovvero l’innalzamento della soglia oltre al quale il prelievo è classificato come zootecnico), in considerazione della significativa differenza dei canoni dovuti per l’utilizzo zootecnico (molto più elevati) rispetto a quello agricolo.

USO ZOOTECNICO
Nello specifico, la Regione Piemonte ha stabilito che la categoria d’uso “zootecnico” si riferisce all’utilizzo della risorsa destinato alla gestione dell’allevamento quando i volumi concessi sono superiori a cinquemila metri cubi annui. A seguito dell’innalzamento della soglia di volume annuo da 1.000 a 5.000 metri cubi, l’utilizzo effettuato dalle imprese agricole al di sotto del 5.000 metri cubi non rientra più nella categoria “zootecnico” ma nella categoria “agricolo”.

CANONE AGRICOLO
Ne consegue che, a decorrere dall’annualità 2015, il canone dovuto per l’utilizzo dell’acqua finalizzato per esempio alla gestione dell’allevamento, quando si riferisce ad un volume autorizzato inferiore o uguale a 5.000 mc/annui, sarà quello relativo all’uso “agricolo” e non più quello relativo all’uso zootecnico.