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Vogliono riesumare il cadavere di Federconsorzi


La Cia chiede l’immediato ritiro dell’emendamento presentato dal deputato Pd, Mauro Guerra, relatore di maggioranza sul provvedimento ‘mini- manovra’, con il quale si prova a riesumare il cadavere della Federconsorzi, commissariata e liquidata ben 25 anni fa.

Con un blitz il deputato ha inserito, infatti, nella ‘mini-manovra’ un emendamento che, con la cifra di 40 milioni di euro come partenza, istituisce un Fondo presso l’Ismea per la ristrutturazione dei debiti contratti dai Consorzi agrari, in amministrazione ordinaria, nei confronti del sistema creditizio.

Mentre gli allevatori terremotati aspettano i fondi per ricostruire le stalle e sono in ritardo le liquidazioni delle pratiche Pac si tenta di fare rivivere, con soldi pubblici, un sistema marcio. Non é il primo tentativo in tal senso. Una situazione simile é già stata vista diverse volte negli ultimi anni.

“Denaro pubblico – denuncia il presidente della Cia, Dino Scanavino- che viene sottratto all’agricoltura per perpetuare inefficienze e scandalose gestioni di un sistema obsoleto e inutile per il settore primario. Questi soldi potrebbero essere dirottati all’agricoltura nel suo insieme attraverso progetti di sviluppo e innovazione, favorendo la redditività delle imprese”.

“E’ davvero inconcepibile – aggiungono il presidente regionale della Cia Lodovico Actis Perinetto ed il vice presidente Gabriele Carenini – che in queso momento difficile per il Paese, oberato da un debito pubblico enorme, qualcuno proponga di regalare 40 milioni di euro alla Federconsorzi, un’entità che di fatto non esiste più. Noi non ci stiamo e ci batteremo con tutta la nostra forza per contrastare questo vergognoso scippo agli Italiani. Facciamo appello al Governo, al ministro delle Politiche agricole e a tutte le forze parlamentari affinché impediscano che risorse finanziarie così importanti, che potrebbero dare linfa vitale all’intero comparto agroalimentare, vengano usate per riesumare il cadavere della Federconsorzi, quando l’unica cosa da fare sarebbe mettere una pietra tombale su tutta la vicenda”.