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Voci di slittamento della nuova Pac al 2022, ma in tal caso resterebbero incognite sulla gestione dell’annata 2021


La Pac è, fondamentalmente, una programmazione pluriennale che prevede la destinazione di risorse al comparto agricolo. Essendo materia europea, e date anche le dimensioni del settore interessato, è un argomento estremamente complesso.

La Pac, infatti, viene organizzata a livello comunitario; poi, ciascuno Stato membro ha il compito di recepire le disposizioni rendendole operative con atti nazionali.

Il periodo 2014-2020 non è ancora al termine, ma, chiaramente, già si parla di ciò che potrebbe accadere dopo. Infatti, i lavori preparatori della nuova Pac, quella che dovrebbe interessare il periodo post 2020, fervono da tempo.

Qual è, però, lo stato dell’arte? Questo è l’interrogativo principe per i vari operatori del settore agricolo, i quale mirano ad organizzare al meglio i loro piani per il futuro, per non arrivare impreparati alla nuova programmazione.

Al momento, si sa che i lavori sono in corso, ma, secondo alcune voci, le linee guida della nuova Pac potrebbero non essere ancora sufficientemente ben definite per far pensare, realisticamente, che la nuova programmazione possa decollare dal 2021. Secondo alcuni pareri, la nuova Pac potrebbe partire solo dal 2022. Di fronte a ciò, quindi, sorge spontaneo un ulteriore interrogativo: se la nuova programmazione dovesse, effettivamente, prendere il via dal 2022, come potrebbe essere gestito l’anno 2021, dato che non era compreso nella precedente Pac? Potrebbe essere un anno uguale al 2020? O potrebbe avere delle differenze?

Interrogativi importanti per gli operatori del settore; fondamentale, dunque, tenere d’occhio il proseguimento dei lavori.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)