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Viti: schedario e reimpianti cosa c’è da fare ora


La Regione Piemonte ha completato la realizzazione dello Schedario Viticolo, previsto dalla Comunità Europea e dal saldo delle operazioni si appresta a restituire le superfici di diritto ai viticoltori. Ogni vigneto storicamente presente negli archivi cartacei, a suo tempo misurato con i sistemi “convenzionali”, è stato sottoposto ad un procedimento di rideterminazione, basato sull’impiego del sistema GIS (rilevazione elettronica su foto aeree) e in osservanza alle nuove regole europee.
“Tale operazione – dichiara Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte – facile a dirsi, ma non altrettanto a farsi, ha presentato non poche problematiche nella fase operativa. Coldiretti ha subito richiesto attenzione e proposto soluzioni su tre aspetti. Il primo è la ovvia differenza che poteva scaturire (come in effetti puntualmente è accaduto) tra una misurazione effettuata in passato con la rotella metrica ed il nuovo sistema elettronico, sicuramente più preciso ma non infallibile. Di conseguenza si è chiesto che le differenze emerse, in più o in meno, non dovessero essere considerate irregolarità da imputare alla responsabilità o peggio alla negligenza del conduttore. Il secondo aspetto era la assoluta necessità di applicare un principio di compensazione aziendale (considerare quindi l’intera area vitata condotta) prima di contestare possibili eccedenze o carenze di superfici realizzate su una singola particella. Il terzo, di conseguenza, la necessità di riconoscere al conduttore in forma di diritti di impianto le eventuali superfici che risultano presenti storicamente sugli albi (controllate a suo tempo e validate dalla Pubblica Amministrazione) rispetto a quelle rilevate tramite GIS”.
Roberto Cabiale – vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al Settore Vitivinicolo dichiara: “Si è anche richiesto e sollecitato che tale assegnazione avvenisse in tempi utili per dare la possibilità ai produttori di beneficiare degli aiuti previsti dalla misura di “ristrutturazione e riconversione vigneti” 2014, ma ritardi dovuti alla macchina burocratica non l’hanno permesso; solo in questi giorni la Regione ha emanato gli elenchi dei viticoltori che potranno ricevere nuovi diritti. Occorrerà verificare, in tempi brevi, le proposte di assegnazione, correggere gli errori e le omissioni naturalmente presenti e concludere l’operazione per farsi trovare pronti al fine di programmare la realizzazione dei vigneti in tempo utile per l’ apertura del prossimo bando di ristrutturazione”.
Il CAA Coldiretti attende ora di chiarire in un incontro con la Regione altri elementi importanti della procedura e intanto ha già avviato la verifica della correttezza delle assegnazioni proposte dalla Regione.