Sezioni


Vino, il Testo unico piace a tutti


“Il Testo Unico del vino è il risultato di un ottimo lavoro di squadra, condiviso da tutte le organizzazioni rappresentative della filiera vitivinicola italiana. La politica ha dimostrato grande capacità di ascolto e di confronto, ma anche di decisione per offrire ai produttori un testo che va nella direzione della razionalizzazione e della semplificazione.
Il documento contiene elementi di innovazione importanti per sostenere la competitività del settore vitivinicolo la cui bilancia commerciale sull’export è in attivo di oltre 5 miliardi”.
Così la filiera vitivinicola rappresentata da Confagricoltura, Cia, Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Unione Italiana Vini, Federdoc, Federvini e Assoenologi ha commentato il via libera della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati al Testo Unico sul vino. Ora occorre procedere in tempi rapidi all’approvazione definitiva, cosicché il settore possa contare su questo
importante strumento di semplificazione.
“Riteniamo doveroso – ha aggiunto la filiera – ringraziare il relatore del provvedimento Massimo Fiorio per il paziente e proficuo lavoro svolto, che ha portato all’approvazione di un testo fortemente condiviso”.
“L’approvazione del Testo Unico che semplifica la burocrazia nel settore vitivinicolo è un risultato arrivato anche a seguito di varie nostre proposte volte a semplificare ed ottimizzare i processi produttivi – ha spiegato Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte – In particolare, è molto positiva la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione d’origine poiché, con l’introduzione dell’autocertificazione per l’idoneità, oltre a velocizzare i tempi, si avrà un contenimento dei costi”.
“I viticoltori cuneesi sono presenti in modo massiccio al Vinitaly per dare risalto ai vini cuneesi che si stanno sempre più consolidando soprattutto sul mercato internazionale, dove oltre a valutare la portata della riforma approvata presenteremo la nostra progettualità per la vitivinicoltura di Langa e Roeri, che abbiamo individuato nel marchio di territorio The Green Experience” – dice Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo.
Il vino Made in Cuneo, prodotto per la maggior parte nei territori patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, grazie ai suoi alti standard qualitativi, è molto richiesto all’estero: in particolare il mercato statunitense assorbe il 35% dell’export di vino piemontese e le esportazioni negli USA hanno raggiunto i 200 milioni di euro nell’ultimo anno.