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Vino, come rilanciare le aziende familiari


“Benvengano i bandi con fondi europei mirati alla promozione, perché la maggior parte delle aziende piemontesi sono imprese familiari e tramite questi bandi abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a fiere ed eventi internazionali”.
A parlare della sua esperienza è Elena Zanetta, presidente dell’Associazione giovani imprenditori agricoli (Agia) del Piemonte, che a Bruxelles ha partecipato al gruppo di lavoro ‘Vino’ degli agricoltori europei del Copa-Cogeca a Bruxelles.
“Nebbiolo, Barolo, Barbaresco, passando poi al Moscato d’Asti, sono questi i vini più conosciuti e punti di forza della regione, che si confermano in questa ottima annata” racconta Zanetta, che fa parte anche del Consiglio europeo dei giovani agricoltori grazie a Cia/Agia. Per questa imprenditrice under 40, che produce vini rossi invecchiati sulle colline novaresi, “l’ipotesi di usare i fondi europei per far venire i compratori in loco è un’idea che personalmente sto sviluppando”.
Nell’azienda di Zanetta “abbiamo un agriturismo e l’obiettivo è visitare il vigneto, da cui viene prodotto il vino, far conoscere il lavoro che c’è dietro ad ogni bottiglia”. A livello di export finora “abbiamo avuto ottimi riscontri specie con gli Usa”, fra cui una recente medaglia conferita al suo Nebbiolo in una gara internazionale a New York. Altri target “sono ovviamente gli europei, specie al Nord, con Finlandia, Danimarca e Norvegia e sto cercando anche di sviluppare il mercato asiatico, in particolare Hong Kong” conclude la presidente dell’Agia Piemonte.

(Fonte: Ansa)