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Vino, cinquant’anni Doc Venerdì 3 maggio a Torino


Ricorre, in questo 2013, il cinquantesimo del D.p.r. n.930 del 12 Luglio 1963 che istituì le Denominazioni di Origine dei Vini: una legge fondamentale che ha segnato il rinascimento della vitivinicoltura italiana. Artefice di questa legge, tanto da esserne considerato il “padre”, fu il piemontese senatore Paolo Desana, protagonista assoluto nel lungo e difficile relativo processo di preparazione e approvazione, e poi, dal 1966 al 1989, da primo, storico presidente del Comitato nazionale vini, organismo del Ministero Agricoltura, attuatore della legge sulle Doc.
Altro illustre piemontese, successivo protagonista di questa storia, fu l’astigiano onorevole Giovanni Goria che, da ministro dell’Agricoltura, fece approvare la legge n.164 del 10 febbraio 1992 “Nuova disciplina delle Denominazioni di Origine dei Vini”, che rappresenta l’evoluzione del D.p.r. 930 e sulla quale si basa l’attuale sistema delle Doc e Docg.
La vicenda delle Doc dei vini sarà al centro del convegno 1963-2013. Il vino, la memoria, il futuro. La legge delle Doc dei vini compie 50 anni. Una storia molto piemontese, che si svolgerà il 3 Maggio, alle 10, nella sala Viglione di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale. Questa sarà l’occasione per la simbolica cerimonia di consegna delle targhe alla memoria dei due protagonisti piemontesi: il senatore Paolo Desana e l’onorevole Giovanni Goria.
La manifestazione, promossa da Regione Piemonte e Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con il comitato promotore del 50esimo della legge sulle Doc dei vini e con la Vignaioli Piemontesi, prevede anche la presentazione del libro, fresco di stampa, Figli dei territori. Il testo nasce per celebrare la ricorrenza ed emblematicamente sintetizza gli scopi del 50esimo, ovvero rievocarne la storia, ricordare i protagonisti e offrire una serie di opinioni e di elementi per stimolare il confronto e le proposte per rafforzare e far crescere la nostra vitivinicoltura. Il libro contiene anche la documentazione completa e aggiornata, regione per regione, di tutti i vini Doc riconosciuti e attualmente rappresentati da 330 Doc, 73 Docg, 119 Igt.
“Quello del vino rappresenta uno dei comparti più importanti, vitali e attivi della nostra economia e della nostra società”, ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto.“I nostri vini, famosi e apprezzati in tutto il mondo, dove vanno in buona parte, per un export che ha raggiunto un valore di quasi 5 miliardi di euro, sono anche simboli e ambasciatori delle qualità del Made in Italy. Il Piemonte, terra di grandi vini e antiche tradizioni vitivinicole, è parte fondamentale di tale sistema e del processo evolutivo che ha portato l’Italia a diventare paese leader mondiale del vino. Anche per tali motivazioni abbiamo patrocinato e sostenuto tutto il programma del 50esimo della legge sulle Doc, nel quale il convegno del 3 maggio a Torino rappresenta simbolicamente il momento più alto”.
“È con orgoglio che il Consiglio regionale contribuisce a promuovere e ospitare questo convegno che ripercorre la storia “molto piemontese” della legge sulle Doc dei vini”, ha commentato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Valerio Cattaneo. “Una bella occasione per ricordarne i protagonisti e per parlare del vino, che nella nostra regione rappresenta un importante comparto economico, produttivo e sociale e che tanto sostiene la crescita dell’immagine e dell’accoglienza del Piemonte.”
Oltre all’assessore Sacchetto e al presidente Cattaneo, al convegno interverranno: Ferruccio Dardanello, presidente Uniocamere Piemonte, Giuseppe Martelli, presidente Comitato nazionale Vini – Ministero Politiche agricole, Andrea Desana, coordinatore comitato promotore 50° legge Doc, Elio Archimede, coordinatore editoriale del libro, Luigi Biestro, direttore Vignaioli Piemontesi, Vittorio Camilla, coautore del libro, Marco Goria, presidente Fondazione Giovanni Goria. A condurre sarà la giornalista Fiammetta Mussio.