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Vignaioli piemontesi in cattedra in Borgogna


L’Europa chiama Vignaioli Piemontesi quando si parla di innovazione tecnologica in vigna e in cantina. L’albese Dario Marengo, ingegnere, sarà l’unico relatore italiano che interverrà al convegno “De la cave au vin: un fructuese alliance” organizzato dall’Unesco con l’Università di Borgogna e l’Istituto “Jules Guyot” giovedì 3 ottobre al Chateau du Clos-Vougeot, nel cuore della Borgogna. Parlerà dei moderni eco-progetti di cantine vitivinicole, partendo dagli esempi del Piemonte.
Marengo guida Amethyst Srl, società che si occupa di progettazione e servizi di ingegneria per l’ambiente e il territorio. E’ specializzata nella progettazione completa della cantina per le aziende vitivinicole secondo i nuovi canoni ecocompatibili: dall’aspetto architettonico, agli impianti di servizio, fino al trattamento dei reflui anche tramite gli impianti di fitodepurazione. Vignaioli Piemontesi partecipa al progetto avendo acquisito il 20% del capitale sociale: “L’idea – dice il direttore di Vignaioli Gianluigi Biestro – è di fare da capofila a progetti europei che abbiano come tema il rispetto dell’ambiente e del territorio partendo dalle vigne e dall’agricoltura”.
Altra chiamata di respiro europeo per l’astigiano Claudio Nicola, portavoce Miva dei vivaisti viticoli italiani in Europa. Titolare dei Vivai Fratelli Nicola di Mombercelli, Nicola guida anche la sezione vivaistico-viticola della Vignaioli Piemontesi, cooperativa aderente a Confcooperative Cuneo. Mercoledì 9 ottobre, interverrà all’assemblea generale del Cip, il Comitato internazionale che riunisce tutti i vivaisti viticoli europei, convocata a Pamplona. Porterà all’attenzione del Comitato le novità sulla situazione italiana di diffusione della Flavescenza dorata. Una malattia che uccide la vite tra i filari del Piemonte e nel Nord Italia, in rapida espansione anche nelle regioni del Centro. Il problema riguarda da vicino il mondo vivaistico: in terra piemontese si producono ogni anno attorno ai 6 milioni di barbatelle su un totale nazionale di quasi 100 milioni. In Italia sono circa 500 le aziende vivaistiche, di queste 150 sono associate al Miva (25 quelle piemontesi).