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Via dal mercato le pere sotto i 60 millimetri


Pur non essendo una coltivazione molto diffusa in provincia di Cuneo, la pera interessa diverse aziende frutticole. Quest’anno molte produzioni di pere hanno subito danni da grandine e, di conseguenza, l’unico canale di utilizzo è l’industria di trasformazione, con prezzi che certamente non remunerano né spese né lavoro.
Per i produttori di Abate Fetel non danneggiati, informa Livio Pautassi, coordinatore del Gie frutta della Cia di Cuneo, nel corso dell’ultimo comitato di coordinamento della Organizzazione Interprofessionale pera è stata condivisa, a maggioranza, una decisione che segna un importante punto di partenza per il sostegno della competitività della pera Abate Fetel, la pera dalla forma tipicamente e allungata, dalla buccia verde rugginosa e la polpa bianca profumata.
Il Comitato dell’OI ha infatti deliberato di non commercializzare sul mercato fresco i calibri di pera abate inferiori ai 60 mm con l’obiettivo di garantire da subito tonicità al mercato e salvaguardare una offerta di qualità elevata in termini di pezzatura ma non solo.
Il calibro sotto i 60 mm sarà destinato esclusivamente all’industria di trasformazione.
Le nostre pere, in generale, hanno come sbocco i mercati europei e, negli ultimi anni si sono sviluppati scambi commerciali importanti con la Russia (che ora ha bloccato le importazioni per via dell’embargo) ed i paesi Baltici, con gli Usa e il Canada oltre al Nord Africa e, prossimamente con il Sud Est asiatico.