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Vendemmia, controlli sì ma con buon senso


La vendemmia quest’anno sarà anticipata. Per le varietà precoci è già iniziata. Questi sono gli l’unico dati certi. Per quanto riguarda invece la qualità e le rese é consigliabile attendere che le uve siano in cantina. Mai come quest’anno la situazione si presenta variegata e ricca di incognite, per cui è meglio non azzardare previsioni. Quella del 2017 sarà un’annata tutta da scoprire.

Ma la vendemmia non é solo il momento che si portano in cantina i frutti del duro lavoro di un anno. E’ anche il momento in cui si intensificano i controlli nelle aziende e nelle cantine da parte degli ispettori dell’Icqrf, degli ispettori del lavoro, dei carabinieri ecc.ecc.

Assicurare il rispetto delle regole fissate dal legislatore nazionale e comunitario é doveroso, ma capita che molti imprenditori agricoli – a causa dell’eccesso di adempimenti burocratici cui sono soggetti – si trovino ad essere sanzionati per aver commesso degli errori spesso formali ed in assoluta buona fede. Quest’anno tra i grappoli d’uva debutteranno anche contratti di prestazione occasionale, che stanno incontrando parecchie perplessità nelle aziende vitivinicole perché é complesso utilizzarli.

Per aiutare i viticoltori a non perdersi nei meandri della burocrazia, il dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha messo a disposizione del pubblico, sul suo sito, un vademecum per tutti gli operatori del settore vitivinicolo, nel quale sono riassunti i principali adempimenti a carico delle imprese, le norme di riferimento e le disposizioni applicative. Tutte le sedi della Cia del Piemonte sono a disposizione per fornire gli opportuni chiarimenti ai viticoltori e per l’adempimento delle pratiche burocratiche.

Due le principali novità per gli operatori nel contesto della vendemmia 2017: la prima è relativa all’utilizzo, per la prima volta in Italia e nell’Unione Europea, del registro "dematerializzato", la cui tenuta è entrata in regime definitivo lo scorso luglio, e la seconda è l’applicazione delle norme del "Testo Unico" sul vino.

"I controlli sono benvenuti a tutela dei produttori che operano nel rispetto delle regole – commenta il presidente della Cia Lodovico Actis Perinetto -. I controllori facciano il loro mestiere con rigore, ma entro i margini del buon senso.La vendemmia è un incontro di persone, di famiglia, di profumi e sapori. E’ una festa e tale deve rimanere. Le norme diventano davvero efficaci quando vengono applicate con quel buon senso che è componente naturale dell’agire umano. Una cosa è la lotta al lavoro nero. Altra cosa, invece, è la tradizione di solidarietà e condivisione che da sempre caratterizza la vendemmia e che é giusto difendere".

(Fonte: Cia Piemonte)