Sezioni


Un giorno da allevatore cuneesi a Palazzo reale


“Dalla provincia di Cuneo parteciperemo numerosi con una decina di pullman alla manifestazione in piazza Castello a Torino, programmata per venerdì 6 febbraio. Lo facciamo in modo convinto poiché la nostra zootecnia da latte e da carne attraversa un momento di sofferenza ormai cronica. Se questa situazione di pesantezza del mercato dovesse continuare, si rischia di compromettere l’economia di molte imprese, generando problemi occupazionali non indifferenti”, questo quanto afferma Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo.
Aggiunge Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo: “Per quanto riguarda il latte, i nostri costi di produzione sono superiori a quelli riconosciuti dagli industriali. Manca a livello regionale un prezzo di riferimento. Per fortuna che il prezzo indicizzato adottato dall’accordo Compral latte – Inalpi – Ferrero continua ad essere un punto di riferimento altrimenti la situazione sarebbe ben peggiore. Questo a significare che è grazie al contratto del polverizzatore che tutta l’economia da latte della provincia di Cuneo ne sta beneficiando in termini di tenuta del prezzo. Per quanto concerne il prezzo delle carni bovine, quella che poteva essere considerata una crisi congiunturale, sta invece diventando una realtà negativa per le imprese zootecniche complice la crisi economica”.
La situazione di pesantezza del mercato è determinata da importazioni di latte dalla vicina Francia, ma anche dalla Germania. La produzione totale di latte italiano è pari a 107.100.000 quintali. Se si pensa che il totale del latte Uht consumato in Italia è pari a 19.000.000 di quintali e che solo 5.000.000 hanno provenienza italiana è evidente che le importazioni appesantiscono notevolmente il mercato. In Piemonte, la produzione è di 9.627.630 quintali di latte, ma ne sono importati 3.500.000 sia sotto forma di latte che di prodotti equivalenti (cagliate o altro).
Per quanto concerne i consumi di carne in Italia, questi sono diminuiti del 3,2 per cento negli ultimi 10 anni.
La manifestazione di Torino, che vedrà coinvolte altre dodici piazze italiane, intende evidenziare il fatto che il consumatore paga la carne e il latte sempre più cari e che l’agricoltore incassa sempre meno, tanto da non coprire neppure i costi di produzione. Di qui, l’intenzione di ribadire la necessità di distinguere con l’indicazione dell’origine in etichetta prodotti che ancora oggi ne sono privi, come latte Uht, formaggi e derivati.
In provincia di Cuneo sono allevati 344.103 bovini, di cui 119.624 di razze da carne. In Piemonte sono allevati 625.353 bovini di cui 247.249 da carne. Questo evidenzia che il 50 per cento della zootecnia piemontese è in provincia di Cuneo.