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Uecoop a Torino Chi siamo, cosa vogliamo


L’adunanza regionale di Uecoop si è svolta a Torino venerdì 24 gennaio 2014. Seconda tappa di un percorso nazionale iniziato l’8 ottobre a Roma e che si concluderà il 19 febbraio con l’Assemblea nazionale che eleggerà gli organi dirigenziali.
Quella di Torino è stata presieduta da Roberto Moncalvo, in qualità di delegato della Giunta Nazionale di Ue.Coop, con la partecipazione di Bruno Rivarossa, direttore regionale Coldiretti Piemonte e come relatori di Vincenzo Sette, segretario nazionale di Uecoop e Vittorio Marabotto, segretario regionale.
Roberto Moncalvo ha ricordato le ragioni che stanno alla base della costituzione di Uecoop.
”Siamo nati per dare una risposta concreta alla crisi economica e politica del Paese. Abbiamo l’Italia nel cuore e stimoliamo le nostre realtà cooperative ad essere attori convinti nella ripresa economica del sistema Paese. Vogliamo essere la centrale che rappresenta il vero spirito cooperativo evitando, come successo recentemente per altre centrali, di legare la cooperativa associata alla centrale stessa solo con il tramite della revisione. Favoriamo con convinzione l’autonomia economica e gestionale delle cooperative aderenti”.
Bruno Rivarossa, nel portare il saluto e gli auspici di buon lavoro da parte della Coldiretti Piemonte, ha evidenziato la necessità di una partecipazione attiva di tutti gli associati alla costituzione di Uecoop Piemonte, sottolineando che è importante il coinvolgimento di tutti i settori della cooperazione. Lo scenario economico piemontese si presenta molto difficile, alcuni tessuti sociali solo ora sentono il peso della crisi. Ha concluso: “Con UE.Coop stiamo coronando un sogno che abbiamo costruito con la partecipazione di tutti, con concretezza e grande determinazione”.
Vincenzo Sette ha evidenziato che è necessario riprendere un modello di cooperazione “genuina” con la capacità di rispondere alla domanda di servizi indipendentemente dalla partecipazione finanziaria del pubblico. Soprattutto, occorre avere la capacità di interpretare i bisogni emergenti. Il primo problema è il credito, soprattutto per le cooperative a scarsa patrimonializzazione. La pressione fiscale è un secondo tema strategico che deve valorizzare l’azione delle vere imprese cooperative. Un forte impegno lo si pone per eliminare il carico burocratico. E inoltre necessario sviluppare la competitività in grado di affrontare l’internazionalizzazione, l’innovazione tecnologica, il credito solidale, il contratto di rete. Infine, Uecoop si ispira e condivide la posizione della Commissione Europea per riportare l’Europa e l’Italia sui binari della crescita e dell’occupazione, con un maggior numero di imprenditori che operano con i criteri della solidarietà e dell’onestà. Di qui il rilancio di un modello di sviluppo sostenibile, la promozione e la formazione dell’impresa cooperativa in un ambiente a questa favorevole per perseguire il benessere dei cittadini del Paese.
Vittorio Marabotto ha ricordato che in Piemonte sono iscritte ad UE.Coop 285 cooperative, con un fatturato prossimo agli ottocento milioni di euro. Ma non si è fermato ai numeri, che sono certamente importanti, evidenziando come Uecoop Piemonte stia cercando – attraverso gruppi di lavoro specifici per ogni settore economico e sociale – di individuare non solamente le problematiche ma anche le soluzioni che possono essere proposte ed attuate dalle singole cooperative associate.
Nell’ampio e articolato dibattito che è seguito alle relazioni, l’intervento dei rappresentanti delle diverse province piemontesi hanno confermato la grande disponibilità al percorso individuato per Ue.Coop, auspicando che dai gruppi di lavoro emergano soluzioni concrete nell’interesse delle cooperative associate dell’intero Paese.