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Ue: tetto agli aiuti diretti fino a 100 o 300 mila euro?


La votazione definitiva dell’Europarlamento sulla riforma della Pac è prevista in settimana. I cambiamenti al testo proposto dalla Commissione Ue non saranno pochi. Strasburgo vuole giocare le sue carte e sta provando a riscrivere le regole del gioco, a cominciare dal compromesso siglato dai ventisette Capi di Stato e di Governo sulle risorse da destinare al settore agricolo.
Gli eurodeputati pretendono scelte più costruttive e capaci di futuro per l’Europa e criticano le scelte del Consiglio, improntate all’austerità e di fatto un freno alla crescita economica. Il compromesso sul bilancio, secondo gli europarlamentari, testimonia il prevalere degli interessi dei singoli Stati piuttosto che del principio di solidarietà tra i popoli.
Le novità che l’Europarlamento introdurrà rispetto al testo originario della riforma della Pac – a meno di clamorose quanto improbabili smentite del lavoro compiuto dalla Commissione agricoltura dello stesso Europarlamento – sono importanti, a partire dai criteri di distribuzione dei fondi tra Stati membri, fino alla revisione dei vincoli ambientali, alla flessibilità tra il primo ed il secondo pilastro, alle misure di mercato. Rimarranno inalterati invece i capisaldi della riforma, nonostante le perplessità delle rappresentanze degli agricoltori di tutto il continente.
Un punto importante di divergenza tra Europarlamento e Consiglio Ue sulla riforma della Pac è costituito dal tetto degli aiuti diretti.
La maggioranza del Parlamento europeo è dell’opinione che un tetto ci debba essere e debba essere fissato a 300 mila euro per ogni azienda agricola, come, per altro, ha proposto la Commissione. Il Consiglio europeo è invece contrario al capping obbligatorio.
Se il capping fosse fissato a 300.000 euro, riguarderebbe lo 0,12% delle aziende in Europa e permetterebbe a un risparmio complessivo di 1,45 miliardi.
Un certo numero di europarlamentari propone di abbassarlo a 100 mila euro. Se il tetto fosse abbassato a 100 mila euro riguarderebbe il 3,5% degli agricoltori e permetterebbe un risparmio di 4,8 miliardi di euro, che potrebbero essere utilizzati per aiutare le piccole e medie aziende.
Il tetto di 300.000 euro porterebbe per il nostro Paese un risparmio, da redistribuire alle aziende agricole più piccole, di 247,5 milioni. Il tetto di 100 mila euro un risparmio di 548 milioni.
L’Aula di Strasburgo vuole il capping. Il Consiglio europeo è contrario. Sarà un altro elemento di contenzioso.