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Tutti a Roma contro l’Imu a fine mese con Agrinsieme


Le manifestazioni di Agrinsieme stanno coinvolgendo molte piazze d’Italia, sensibilizzando sindaci, prefetti, parlamentari, mass media e opinione pubblica.
Con la mobilitazione sul territorio, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative agroalimentari intende sollecitare l’intervento di correzione, da parte del Parlamento e del Governo, dell’Imu agricola, ma anche l’attenzione ai tanti problemi che gravano sull’agricoltura. Va denunciando come siano penalizzate molte aziende che operano in aree svantaggiate ma a cui non è più riconosciuto tale status. Senza dimenticare la situazione relativa alla crisi del prezzo del latte, alla diminuzione di produzione di importanti settori, alla legge di stabilità che prevede l’incremento delle accise sul gasolio agricolo e la riduzione dell’assegnazione. Ora arriva il momento clou, quello di una manifestazione nazionale a Roma, che si sta programmando per fine mese, per apportare significativi correttivi al decreto legge sull’Imu, in modo da rivedere le storture attuali ed evitare che gli
agricoltori siano chiamati a pagare un’imposta che, dovendo rispondere essenzialmente a ragioni di gettito, omette di considerate il rispetto di principi quali la sostenibilità, l’equità e la ragionevolezza che, invece, dovrebbero essere alla base di qualsiasi norma impositiva. La situazione per il settore primario non è facile e lo dimostrano la perdita di valore aggiunto e i conti in rosso delle imprese. Chiaro il messaggio di Agrinsieme nell’anno dell’Expo: ora più che mai bisogna impegnarsi per valorizzare l’agricoltura, per far crescere l’attenzione all’estero sul made in Italy agroalimentare e per favorire la propensione all’export delle aziende.