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Tre mosse per uscire dal pasticcio della nocciola


Si è svolto l’altro ieri a Castagnito un incontro convocato dal Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Nocciola Piemonte IGP con gli operatori economici per cercare una soluzione alla diatriba “Tonda Gentile delle Langhe”.

Come si ricorderà infatti, il 4 di ottobre il Ministero dell’Agricoltura con proprio decreto ha autorizzato l’iscrizione nel registro varietale nazionale della Tonda Gentile delle Langhe. La stessa iscrizione era già stata fatta sul registro europeo da paesi come l’Olanda e la Romania.

All’incontro, per Coldiretti ha partecipato una delegazione guidata da Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte, composta dal segretario zona di Alba e Cortemilia Cesare Gilli e dal responsabile dell’area economica regionale Franco Ramello.

LA PROPOSTA COLDIRETTI

Coldiretti ha annunciato la propria posizione riassumibile sostanzialmente in tre punti:

1. La cancellazione della dizione “Tonda Gentile” e il relativo sinonimo “Tonda Gentile delle Langhe”.
2. Mantenere quale unica cultivar la varietà “Tonda Gentile Trilobata” (già previsto nell’allegato al DD n. 552 del 27/10/16).
3. Intraprendere le iniziative necessarie nei confronti degli Stati UE (Olanda e Romania) affinché si ottenga la cancellazione dai rispettivi Registri delle Varietà vegetali della dizione “Langhe” dalla cultivar registrata sotto il nome “Tonda Gentile delle Langhe”.

Per Coldiretti questa potrebbe essere la strada per uscire dall’assurda e complessa situazione che la burocrazia ha generato penalizzando le eccellenze produttive della terra piemontese riconducibili innanzitutto alle Langhe.