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Terreni in montagna ecco le nuove agevolazioni


La recente Legge di Stabilità ha introdotto alcune novità relative alle compravendite di terreni agricoli in montagna.
In particolare, dal 2017, è prevista un’agevolazione per i trasferimenti di proprietà di fondi rustici montani, a condizione che essi siano finalizzati all’arrotondamento o all’accorpamento della proprietà diretto-coltivatrice.

La norma prevede che tali trasferimenti di proprietà siano soggetti soltanto più ad imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa, mentre vi sia esenzione per l’imposta catastale.

Una regola, a ben vedere, che pare ricalcare molto la disciplina della Piccola Proprietà Contadina, ma con vantaggi ulteriori. Rispetto a quest’ultima, infatti, vi è la differenza che, per la zona montana, l’imposta catastale non è dovuta, mentre, nell’ambito della più classica P.P.C., essa è dovuta nella misura dell’1%.

La norma relativa agli acquisti di terreni nei territori montani è applicabile per le zone descritte all’Art. 9 del DPR 601/1973.
Inoltre, non si tratta di una novità sino ad ora sconosciuta, ma della reintroduzione di un’agevolazione che, in realtà, in passato, era già presente, ma era stata sospesa. Dal 2017, però, con il ripristino dell’agevolazione, gli acquisti di fondi rustici in territori montani come individuati potranno godere di vantaggi notevoli.

L’occasione, dunque, potrà essere sfruttata positivamente da parte di coloro i quali siano interessati ad effettuare acquisti per l’accorpamento o l’arrotondamento della proprietà diretto-coltivatrice in zona montana, i quali potranno risparmiare sul versamento delle imposte dovute in relazione all’operazione.

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)