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Tartufo, reddito agricolo richiesta al Governo


Mino Taricco insieme ad altri venti colleghi parlamentari ha presentato in Commissione Agricoltura una Risoluzione di indirizzo al Governo relativa ad un prodotto principe della nostra terra: il tartufo.
Il quadro normativo del 1985 (n.752) in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati e le norme fiscali e tributarie connesse, va debitamente rivisto così da permettere ai raccoglitori occasionali di continuare la loro attività e, al tempo stesso, di introdurre per i raccoglitori, coltivatori diretti o IAP, la possibilità di comprendere il reddito derivato da raccolta, lavorazione e confezionamento, nell’ambito del reddito dell’attività agricola, sia ai fini fiscali sia per quanto concerne l’accesso ai Programmi di sviluppo regionale.

Il tema è urgente anche perché l’UE ha richiesto all’Italia chiarimenti relativamente all’eccessiva aliquota IVA. Specifica Taricco: «Insieme al tema aliquota IVA, si deve cogliere l’occasione per recepire i contenuti del lavoro fatto in Commissione e affrontare i problemi connessi alla raccolta, commercializzazione e valorizzazione del tartufo, a partire dalla necessità di garantire la tracciabilità e trovare soluzione al ruolo dei coltivatori diretti e degli IAP, così da valorizzare al meglio le potenzialità di questo straordinario prodotto ».

Nella risoluzione si chiede l’impegno del governo a prevedere una procedura e un regime di fatturazione per garantire la tracciabilità del prodotto e assicurarne l’origine, oltre alla riduzione delle aliquote che la Ue chiede di adeguare a quelle applicate negli altri paesi della unione; ad adeguare le sanzioni per le violazioni amministrative alle disposizioni inerenti la disciplina della raccolta del tartufo, individuando la competenza, per disporre di un quadro sanzionatorio di riferimento unico a livello nazionale; a rivedere il quadro normativo del settore per una semplificazione amministrativa, in accordo con la Conferenza Stato-Regioni.

“Il tartufo – ha dichiarato Taricco – è un bene prezioso della tradizione culinaria del nostro paese e della nostra economia, va tutelato e valorizzato . Nelle prossime settimane con la legge europea si aprirà una opportunità per affrontare questi temi, il Parlamento lavora in questa direzione, chiediamo al Ministero delle Politiche agricole di affrontare le problematiche fiscali, come quelle più generali economiche, della ricerca e della produzione tartuficola nazionale, per tutelare questo patrimonio e al tempo stesso cogliere tutte le opportunità di valorizzare le nostre produzioni ed i nostri territori, a questo sono connesse”.

(Fonte: Cia Piemonte)