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Tares, chiediamo l’esenzione dei fabbricati strumentali


Le notizie sulle decisioni assunte dal Governo, pur con un rinvio di pagamento a dicembre di quest’anno, in merito all’applicazione della Tares (Tassa sui rifiuti e servizi), creano preoccupazione nella Cia- Confederazione italiana agricoltori di Cuneo.
“Le aziende agricole stanno vivendo un momento molto difficile, i prezzi di vendita calano mentre aumentano i costi, ancora non hanno digerito il salasso dell’Imu e già le attende un ulteriore ed insostenibile aggravio impositivo, quello della Tares che metterebbe a repentaglio il futuro di molte di esse”, ha dichiarato il direttore della Cia di Cuneo, Igor Varrone.
“Soprattutto – continua Varrone – temiamo un’applicazione indifferenziata del nuovo tributo, che non tenga nella debita considerazione la peculiarità del settore primario, presidio delle aree rurali, spesso marginali, diffusamente poco servite da quei servizi divisibili ed indivisibili che rappresentano il fine della nuova Tares.
La Cia di Cuneo scriverà a tutti i sindaci della Provincia per metterli a conoscenza degli impatti che avrà sulle aziende agricole il nuovo balzello. E’ una magra consolazione sapere che il pagamento anziché a luglio potrà essere effettuato a dicembre. A scadenza ravvicinata i comuni saranno al lavoro per definire e portare in approvazione il regolamento attuativo della Tares. La nostra organizzazione chiederà a tutti gli enti locali della provincia di essere interpellata per valutare le esenzioni, le riduzioni e le esclusioni per i fabbricati rurali abitativi e strumentali. Ci attendiamo, in particolare, una giusta attenzione nella definizione dei parametri impositivi per i fabbricati rurali ad uso abitativo, in considerazione del fatto che, in applicazione dell’articolo 14 comma 15 del dl 201/2011, i comuni possono prevedere riduzioni tariffarie nella misura massima del 30 per cento, una riduzione che – a nostro avviso – peggiora la condizione preesistente. E’ indispensabile una maggior riduzione così come è indispensabile l’esenzione dalla Tares di tutti quei fabbricati rurali strumentali destinati alle attività agricole (come ad esempio le rimesse attrezzi, le cantine, i magazzini, i fienili, le serre) in quanto non hanno il presupposto produttivo o tipologico”.
“Ribadiamo – conclude il direttore della Cia di Cuneo – la nostra disponibilità ad un confronto costruttivo con le Amministrazioni comunali sulla definizione dei parametri impositivi ed, in generale, sul percorso di costruzione del regolamento attuativo”.