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Svolta salutistica degli italiani, burro e nocciole del Piemonte sostituiscono l’olio di palma


Balzo del 17,6% fra i cibi senza olio di palma che registrano il maggior incremento fra tutti gli alimenti che escludono sostanze sgradite ai consumatori.

E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti, sulla base dell’Osservatorio Immagino su 46.600 prodotti dal quale si evidenzia, al contrario, un aumento delle vendite del 14,2% per quelli con la scritta “integrale,  a conferma della svolta salutistica degli italiani.

“Il burro e le nocciole – spiegano Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – possono rappresentare un’ottima alternativa all’olio di palma. Nella nostra regione è boom di produzione della Nocciola Piemonte Igp, soprattutto nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo. I dati parlano chiaro: la superficie complessiva coltivata è di quasi 20 mila ettari di cui 15 mila sono impianti attivi e la produzione totale è di 240 mila quintali di cui 103 mila certificati Igp. Sicuramente, questo cambio di rotta è dovuta all’attenzione, sempre maggiore, che i consumatori pongono nel momento dell’acquisto, cercando prodotti Made in Italy, con le certificazioni di origine Doc/Docg e Dop/Igp e con l’indicazione d’origine in etichetta. Il riposizionamento del burro è dovuto, infatti, anche all’entrata in vigore dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per il latte Uht e tutti i suoi derivati, consentendo ai consumatori di scegliere consapevolmente. Ribadiamo, quindi, la nostra disponibilità ad intraprendere percorsi sperimentali di filiera – concludono Cabiale e Rivarossa – che diano un impulso all’economia del nostro territorio e che valorizzino nuovi prodotti”.