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Suini, anche la Granda si prepara a una lunga crisi


Fino a quando gli allevatori di suini della provincia di Cuneo
dovranno fare i conti con la fase di grande difficoltà che li riguarda?
Se lo domandano in molti nel comparto e, stando a quanto emerso alla Borsa merci di Modena nei giorni scorsi, per il 2015 si stima un aumento della produzione in numerosi mercati mondiali, al quale continuerà a non corrispondere certezza nel margine di guadagno per gli allevatori del nostro Paese.
“Dopo un inizio anno che ha visto i suini, soprattutto quelli da allevamento, con quotazioni in progressiva crescita o perlomeno stabili, da settembre i prezzi hanno iniziato a scendere bruscamente, chiudendo l’anno con perdite anche superiori al 10% – spiega Roberto Barge, presidente della sezione Suinicola di Confagricoltura Cuneo –. Complice anche l’embargo russo, il prezzo è calato provocando non pochi danni alle aziende suinicole del territorio. La sensazione, inoltre, è che il problema persisterà ancora a lungo. A questo si aggiunge il costante calo dei consumi di carne”.
Non vanno dimenticate, poi, le trattative sul prezzo che stentano a trovare un punto di incontro soddisfacente. Qualche giorno fa, infatti, in Commissione Unica Nazionale dei suini da macello (CUN) è stato proposto un prezzo decisamente al di sotto dei costi di produzione e la Confagricoltura per voce della sua presidente nazionale della Federazione suinicola Giovanna Parmigiani, ha espresso chiaramente la contrarietà degli allevatori.
Secondo Confagricoltura è necessario intervenire con forza e nuovamente sul ministro delle Politiche agricole nel tentativo di mediare una situazione che si sta trascinando da troppo tempo.
“Per superare questa grave impasse – ha sostenuto Giovanna Parmigiani – riteniamo indispensabile aprire la CUN alle altre realtà industriali e favorire una partecipazione più attiva e direttamente impegnata delle organizzazioni produttori (OP). Occorre trovare con urgenza un sistema alternativo alla contrattazione e perseguire un riassetto di tutto l’impianto della filiera della nostra suinicoltura, che non penalizzi esclusivamente gli allevatori”.
In Italia, per il solo circuito Dop, sono allevati quasi 12.000.000 capi in circa 4.000 aziende, mentre in provincia di Cuneo vengono allevati in tutto oltre 830 mila suini.