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Stop alle agevolazioni per l’acquisto dei terreni


La notizia che dal 2014 scompariranno le agevolazioni fiscali per l’acquisto di terreni agricoli da parte di coltivatori diretti e imprenditori agricoli preoccupa non poco la Confederazione Italiana Agricoltori.
“Si tratta di una decisione che rischia di avere effetti devastanti sul settore primario – dichiara il direttore della Cia di Cuneo, Igor Varrone -, in particolare sui giovani che vogliono fare agricoltura. Con questo provvedimento si cancella l’agevolazione fiscale in materia di PPC (Piccola Proprietà Contadina), vigente dal 1954, che in questi 60 anni ha consentito la composizione della titolarità fondiaria nei confronti di chi destina il terreno agricolo a finalità produttive”. Il provvedimento annunciato comporterebbe che i trasferimenti a titolo oneroso di terreni agricoli sarebbero sottoposti all’imposta di Registro con aliquota unica del 9 per cento, superando l’attuale differenziazione tra l’aliquota ordinaria del 15 per cento e l’imposta fissa prevista a favore dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti ai fini previdenziali.
“La Confederazione italiana agricoltori – ribadisce il direttore della Cia di Cuneo – esprime forte contrarietà sulla decisione del Parlamento di cancellare le agevolazioni PPC e manifesta grande preoccupazione per le conseguenze che potrebbe produrre a danno del settore agricolo. Particolarmente colpiti da questa nuova misura risulterebbero i giovani imprenditori agricoli, quelli a cui la stessa politica non perde occasione per dichiarare vicinanza e attenzione, coloro che più di altri rivendicano la possibilità di accedere al bene terra a condizioni sostenibili”.
“La Cia – conclude Varrone – chiede che si intervenga immediatamente a sanare questa condizione paradossale, confermando a favore degli agricoltori le agevolazioni PPC sull’acquisto di terreni destinati allo svolgimento di attività agricole”.