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Stop alla cementificazione Cia Cuneo plaude al ministro


“La difesa del suolo passa anche e soprattutto dalla valorizzazione dell’agricoltura. Per questo motivo abbiamo espresso da subito un giudizio positivo sul ddl presentato dal ministro delle Politiche agricole Mario Catania e che auspichiamo venga approvato entro la fine della legislatura. Un provvedimento che va nella direzione giusta. Siamo pronti a dare tutta la nostra collaborazione per una strategia capace di bloccare la cementificazione selvaggia, le speculazioni sulla terra tolta agli agricoltori, l’incuria e l’abbandono”. Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi concludendo ad Alessandria il convegno promosso dalle Cia di Piemonte e Liguria sul tema “Un patrimonio sotto i nostri piedi. Rispettiamolo”, al quale è intervenuto lo stesso ministro Catania.
“C’è stata una grande partecipazione – dichiara il direttore della Cia di Cuneo, Igor Varrone –. Moltissimi gli agricoltori e numerose le autorità regionali e provinciali del Piemonte e della Liguria che hanno seguito con interesse per il convegno. Un incontro di altissimo livello finalizzato a sensibilizzare società civile, istituzioni, forze politiche, sociali ed economiche sul problema prioritario del suolo e della sua effettiva salvaguardia. Da anni La Cia- Confederazione Italiana Agricoltori sostiene – prosegue Varrone – che è indispensabile ed urgente una nuova legge per la ristrutturazione del territorio. C’è l’esigenza di più agricoltura e di accrescere la sua funzione. D’altra parte, proprio il settore primario a causa dell’incuria e della cementificazione ha subito pesanti contraccolpi. Il territorio è, quindi, da preservare e da consegnare alle generazioni future senza comprometterlo. Il nostro Presidente nazionale Giuseppe Politi ha, opportunamente, voluto ricordare che l’impegno per la difesa e valorizzazione del suolo da parte della Cia risale agli anni Ottanta/Novanta. Fin da allora c’è la nostra proposta di iniziativa popolare presentata alla Camera dei Deputati con la raccolta di oltre 65 mila firme. Proposta che, nonostante siano passati 18 anni, appare ancora estremamente attuale, soprattutto davanti ai recenti disastri provocati dal maltempo a causa della mancata manutenzione del suolo, del degrado, della cementificazione selvaggia e abusiva, dell’incuria ambientale, dell’abbandono delle zone collinari e montane, dove è venuto meno il fondamentale presidio dell’agricoltore. Per non dimenticare, infine, la ‘Carta di Matera’ firmata dall’Anci e da migliaia di sindaci. Un documento che punta a creare un futuro con più agricoltura e una politica territoriale veramente valida”.
“I dati che i relatori hanno citato – conclude Varrone – sono significativi della delicatezza del problema: oggi 8 comuni su 10 sono in aree ad elevata criticità idrogeologica; oltre 700 mila sono gli immobili abusivi, spesso costruiti non a norma e, quindi, a grave rischio in presenza di una calamità naturale. In poco meno di dieci anni l’agricoltura ha perso una superficie di terra coltivabile di oltre 19 mila kmq, un territorio pari a quanto l’intero Veneto. Serve, allora, una rinnovata attenzione, una politica con la quale puntare ad una vera salvaguardia del territorio con risorse adeguate. Una politica che garantisca il presidio da parte dell’agricoltore, la cui attività è fondamentale in particolare nelle zone marginali. C’è bisogno di interventi concreti per mettere in sicurezza interi paesi minacciati da frane e da smottamenti. Il problema della tutela del territorio non è certo secondario. E’ un problema di grande priorità. Da qui il nostro appoggio al ddl del ministro Catania”.