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Si dimette la presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli. Scontro sull’autonomia del sindacato?


Le improvvise dimissioni “per ragioni personali” della presidente provinciale di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli, arrivano stamattina come un fulmine a ciel sereno. Si era vagamente parlato nei giorni scorsi di una sua possibile candidatura alle elezioni Politiche del 4 marzo, ma l’indiscrezione è stata smentita dai fatti.

Ora il comunicato ufficiale di Coldiretti riferisce genericamente di “un contesto di rinnovamento che coinvolge l’intero Paese”, nel quale “Coldiretti Cuneo si pone  l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il funzionamento e la rappresentanza della Federazione Provinciale, a partire da tutte le attività e gli impegni di assistenza sindacale, consulenza e servizi nei confronti di tutte le imprese e gli associati”.

Una dichiarazione che nessuno al momento sembra intenzionato a tradurre in linguaggio corrente.

«L’attenzione della Federazione è anche rivolta alla costruzione di filiere produttive a cui Coldiretti Cuneo ha sempre destinato un grande impegno – continua Coldiretti Cuneo -, dal latte al settore frutticolo, dal settore corilicolo ai cereali, investendo sulla distintività di tutte le produzioni locali con l’obiettivo di garantire la giusta redditività alle imprese».

Sulla decisione di Delia Revelli, quindi, è possibile formulare soltanto ipotesi, la più accreditata delle quali sembra tirare in ballo  uno scontro al vertice della più importante rappresentanza sindacale agricola del Piemonte (e tra le più rappresentative in Italia) su una sorta di progetto di accorpamento che riguarderebbe le Federazioni regionali di Coldiretti Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Un accentramento che sarebbe mal digerito soprattutto da parte della dirigenza cuneese, da sempre forte di una certa autonomia, supportata dai numeri e dalla qualità dell’organizzazione provinciale.

Delia Revelli, che è anche presidente della Coldiretti regionale del Piemonte, stretta all’angolo da dirigenti e associati, avrebbe così  scelto di farsi da parte, di fatto ponendo il problema alla ribalta del dibattito interno.

Alla guida della Federazione provinciale di Cuneo, in qualità di “delegato confederale” subentra Roberto Moncalvo, presidente nazionale di Coldiretti. Una scelta che confermerebbe la volontà di mantenere il “pallino” della partita nelle mani della dirigenza centrale del sindacato.

 

(Nella foto: Delia Revelli)