Sezioni


Sgravi contributivi per latte e suini


Nella mattinata di sabato 23 gennaio, presso la sede della Confagricoltura di Cuneo, i vertici provinciali della associazione agricola hanno incontrato il viceministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero. Sul tavolo i problemi, gravi e irrisolti, della zootecnia cuneese. Durante l’incontro è stata consegnata al rappresentante del Governo una lettera firmata da Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, Roberto Barge, presidente della sezione suinicola, e Giampiero Degiovanni, presidente della sezione lattiero casearia, contenente la richiesta di intervenire sugli oneri contributivi e la tassazione a carico delle aziende del settore.
“Abbiamo avanzato al viceministro Olivero la possibilità di ricondurre temporaneamente il grave stato di crisi del settore latte e suini a produzioni in zone svantaggiate o a uno stato di ‘calamità temporanea’, situazioni per le quali la legge prevede già agevolazioni contributive – ha dichiarato Enrico Allasia -. Queste misure, pur essendo temporanee e legate all’andamento del mercato, rappresenterebbero un aiuto economico immediato e un segnale concreto nei confronti delle aziende agricole”.
Nello specifico, la legge di stabilità per il 2011 aveva messo a regime le agevolazioni contributive per zone montane e svantaggiate nelle misure previste dalla legge n. 81/2006 (riduzione del 75 per cento nelle zone montane e del 68 per cento nelle zone svantaggiate) che hanno trovato applicazione anche negli anni successivi, senza la necessità di altri provvedimenti legislativi di proroga. Le agevolazioni per zone montane e svantaggiate sono previste sia per i lavoratori dipendenti – operai ed impiegati agricoli – sia per gli autonomi coltivatori diretti e I.A.P., nelle misure definite dall’INPS. Il decreto legislativo 29 marzo 2004, n.102, come modificato dal decreto legislativo 18 aprile 2008, n.82, prevede, invece, la concessione alle aziende agricole di esoneri contributivi per calamità e eventi eccezionali per favorirne la ripresa economica e produttiva. Le aziende interessate devono aver subìto danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile.
“Raccolgo volentieri le istanze poste da Confagricoltura Cuneo e le esaminerò molto attentamente con i tecnici del Ministero nell’interesse delle aziende che stanno attraversando una crisi profonda – ha detto il viceministro Andrea Olivero –. Il Governo ha messo in campo in questi mesi misure importanti per il sostegno del comparto zootecnico italiano, ma è chiaro a tutti che occorrono nuovi passi in avanti. Purtroppo il 2016 si è aperto con segnali negativi per quanto riguarda soprattutto il comparto lattiero caseario a livello europeo, non solo italiano. Continuiamo a ricercare soluzioni per garantire il rilancio e una riorganizzazione dei comparti agricoli in crisi”.
“La crisi del settore zootecnico è ormai strutturale – ha precisato Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo -. Negli ultimi mesi ci siamo impegnati per cercare di trovare una soluzione attraverso tavoli di filiera, richieste congiunte ai vertici politici e con alcuni interventi concreti che però non sono ancora sufficienti. È necessario quindi studiare altre azioni e misure che da un lato possano gestire l’attuale fase di difficoltà e dall’altro riescano a rilanciare, in chiave futura, la competitività dell’intero comparto”.