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Senza uscita la crisi dell’Abit?


Sembra oramai ineluttabile la chiusura a giugno per l’Abit, storico marchio alimentare piemontese. L’azienda lattiero casearia è di proprietà della TrevalliCooperlat di Jesi. Fino al 2013 Abit aveva 117 dipendenti, oggi ne ha quasi 50 e in cassa integrazione a rotazione. L’azienda prevede di mantenere a Grugliasco un’attività di logistica con una decina di dipendenti.
La TrevalliCooperlat rilevò l’azienda nel 2003, ereditando un situazione disastrosa, conseguenza della precedente gestione, attiva nel sostenere i produttori colpiti dalle multe delle quote latte – presidente era il sindacalista dei Cobas del latte Giovanni Robasto -, ed autrice di una serie di scelte strategiche che hanno portato all’acquisizione, tra l’altro, della Centrale del Latte di Gressan, in Valle d’ Aosta, nel 2001, messa successivamente in liquidazione.
La TrevalliCooperalat sembrava potesse essere la scialuppa di salvataggio dell’Abit. I fatti stanno dimostrando che evidentemente non è così.

(Fonte: Cia Piemonte)