Se la vacca non è morta l’elicottero va pagato
il margaro dagli attacchi dei lupi in alpeggio
Storia di una notte di mezza estate, in valle Pesio. I lupi piombano all’improvviso nella mandria del margaro Sergio Baudino, a Pian Pité. Qualche pecora cade sbranata nelle fauci degli aggressori, le vacche, terrorizzate, scappano in tutte le direzioni. Una di queste finisce nel burrone.
E’ una scena che purtroppo si ripete sempre più spesso. La presenza del lupo non fa più notizia, ma i danni rimangono gli stessi, anche se non finiscono sui giornali.
L’ANIMALE VIVO E’ UN PROBLEMA.
Fin qui, nulla di nuovo, appunto. Ma c’è una variante: la vacca nel burrone non è morta. Se fosse morta, l’elicottero convenzionato con la Regione verrebbe a prenderla, senza costi per chi ha subito l’assalto dei lupi. Ma se l’animale è vivo, la polizza sul recupero delle carcasse non funziona e l’elicottero non interviene, se non a pagamento. Non meno di duemila euro, per una vacca che non ne vale mille.
AMMAZZARLO NON SI PUO’.
Che fare? Ammazzare la vacca per trasformarla in carcassa non si può. Sarebbe una truffa all’assicurazione, perché la morte non è stata diretta conseguenza dell’attacco dei canidi. Lasciarla morire di fame e di sete non è una soluzione considerabile.
Non rimane, quindi, che mettere mano al portafoglio, imprecando contro “sorella morte”, che invece di prendersi con sé la vacca, l’ha lasciata vivere. Paradossale.
NULLA DA FARE.
Il caso è finito all’attenzione dell’assessore regionale all’agricoltura, Claudio Sacchetto, dei funzionari della Regione preposti al servizio e perfino del presidente regionale in persona, Roberto Cota, nell’incontro di Venasca con l’associazione dei margari, Adialpi.
Risultato: niente da fare, va modificata la convenzione, estendendola anche al recupero degli animali feriti. Nel frattempo, si arrangi il margaro, che nei giorni successivi organizzava un intervento d’emergenza in proprio, con una decina di persone, per tirare su la vacca poco alla volta, legandola alle corde. Un’operazione che durava cinque lunghi giorni.
Alla fine la vacca si è salvata, ma un margaro ha subìto un infortunìo alla mano finendo all’ospedale.
L’anno prossimo si spera che cambi qualcosa, ma nessuno si lancia in scommesse.