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Scattano i controlli sulle macchine irroratrici


Il Piano di azione nazionale (PAN), informa Consuelo Monge, tecnico Cipat/Cia di Cuneo, stabilisce che il controllo funzionale è condizione necessaria per distribuire correttamente il fitofarmaco e di conseguenza ridurne l’uso e l’impatto sull’ambiente (suolo, aria, acqua). Altra condizione prevista dalla norma è la taratura, o regolazione degli ugelli di distribuzione.
Il primo controllo funzionale deve essere fatto entro il 26 novembre 2016 per poi essere ripetuto dopo cinque anni fino al 2020 che si riducono a tre dopo il 2021. Aspetto importante da evidenziare riguarda i contoterzisti che devono fare il primo controllo entro il 26 novembre 2014 ripetendolo ogni due anni. Un aspetto importante riguarda le attrezzature nuove acquistate dopo il 26 novembre 2011 che devono fare il primo controllo entro cinque anni dalla data di acquisto, sempre presso i centri autorizzati.
Il PAN, nel recepire la direttiva comunitaria 2009/128/ce, prevede due livelli di regolazione:
• La prima riguarda la manutenzione periodica che deve obbligatoriamente essere eseguita dagli agricoltori che devono registrare, per semplicità sullo stesso registro dei trattamenti, i volumi utilizzati per ogni coltura e la data di esecuzione delle verifiche.
• La seconda è la regolazione strumentale che, se eseguita volontariamente presso i centri prova, sostituisce la regolazione e manutenzione periodica richiamata al punto precedente.
I sucitati adempimenti, per una gran parte di aziende, sono nuovi e devono essere documentati o con il rilascio degli attestati da parte dei centri prova, entro i termini sopra indicati, o con l’indicazione della data e degli interventi effettuati con apposite indicazioni riportate sul registro dei trattamenti.
E’ accertato che una corretta manutenzione delle macchine irroratrici ed un controllo funzionale effettuato periodicamente producono certamente dei positivi risultati, sia per quanto riguarda la migliore distribuzione del prodotto che il minor utilizzo dello stesso, con un sicuro risparmio di principio attivo che produce, oltre al contenimento dei costi, anche un minor impatto ambientale.