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Scatta l’obbligo del “veterinario aziendale”, ecco quali saranno le sue incombenze


Gli allevamenti dovranno nominare entro il 4 agosto un veterinario di fiducia, che assumerà il ruolo di “veterinario aziendale”. Lo prevede il decreto del ministero della Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Il compito potrà essere assunto solo da liberi professionisti, senza rapporti di dipendenza con mangimifici, integratoristi o aziende farmaceutiche, per citare alcuni dei casi più frequenti. Dunque i molti consulenti che frequentano con finalità commerciali gli allevamenti non potranno assumere la responsabilità di veterinario aziendale.

Per la nomina di questa figura professionale il decreto prevede un vero e proprio contratto nel quale si individui senza equivoci da una parte il proprietario dell’allevamento e dall’altra il veterinario di riferimento. Molte le incombenze che il veterinario aziendale dovrà assolvere. Dovrà fornire i dati sugli alimenti somministrati agli animali, poi tutte le informazioni sui medicinali e sui trattamenti eseguiti. Ma non potrà limitarsi ad elencarli, dovrà anche dare conferma dei tempi di sospensione, delle eventuali reazioni avverse o dei fenomeni di antibiotico-resitenza. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle patologie infettive e non, dalle sindromi dismetaboliche ai piani vaccinali.

 

(Fonte: Cia Piemonte)