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Sanzioni fino a 15 mila euro per chi assume “in nero”


In prossimità delle campagne di raccolta, ricorda Filomena Sammarco, responsabile settore paghe – politiche del lavoro della Cia Cuneo, per l’assunzione di manodopera dipendente, la specifica comunicazione va effettuata preventivamente (almeno il giorno prima dell’ingresso al lavoro).
Rispetto allo scorso anno, le nuove norme prevedono un notevole inasprimento delle sanzioni. Infatti il Decreto Legge n° 145/2013 ha aumentato del 30% gli importi sanzionatori legati all’impiego di lavoratori “in nero”. La legge n° 9/2014, inoltre, oltre a confermare l’aumento delle sanzioni, ha escluso l’applicabilità della procedura di diffida per le violazioni commesse dal 22 febbraio 2014. Di conseguenza le sanzioni applicate per violazioni commesse da quest’ultima data sono le seguenti:
• la maxi sanzione per lavoro nero (per ogni lavoratore) minima diventa di €. 1.950, la massima di € 15.600 oltre alla maggiorazione giornaliera che passa a € 195/giorno; la diffida non è applicabile.
• la maxi sanzione affievolita (applicata se il rapporto di lavoro è denunciato ma emerge un periodo di scopertura iniziale) passa a € 1300, la massima a € 10.400 oltre alla maggiorazione giornaliera che diventa pari a € 39/giorno; la diffida non è applicabile.
• aumenta anche la sanzione per la revoca della sospensione dell’attività adottata nei casi di impiego di manodopera pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti, nonché in caso di gravi e reiterate violazioni in materia di sicurezza. Essa sale, rispettivamente, da 1.500 a 1.950 euro (prima ipotesi) e da 2.500 a 3.250 euro (seconda ipotesi).