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Salta la trattativa sul latte alla stalla


E’ stata rinviata a data da destinarsi la trattativa per il prezzo del latte prevista per il pomeriggio di ieri, venerdì 5 ottobre, in Assessorato regionale all’agricoltura. Gli industriali lattiero-caseari si sono rifiutati di partecipare all’incontro adducendo che esiste già un accordo per il prezzo del latte stipulato tra l’Inalpi e la Compral latte.
L’assessore Claudio Sacchetto è intervenuto nella vicenda chiedendo alle parti di non interrompere la trattativa e di proseguire il ragionamento legato all’indice come discorso di prospettiva per un futuro economicamente stabile per le imprese agricole e le industrie del settore lattiero caseario piemontese.
L’assessore Sacchetto sta anche valutando la possibilità di tornare a pubblicare l’indice storico sul sito istituzionale della Regione con il fine di fornire uno strumento importante ed oggettivo di riferimento per le aziende del settore.
L’indice storico è stato applicato nel corso della campagna 2011/2012, precisamente dal 1° aprile 2011 al 31 marzo 2012.
Nei mesi successivi sono stati concordati dei correttivi sull’indice storico di aprile e maggio. In seguito, il 9 luglio, è stato sottoscritto un documento d’intesa tra le parti agricola ed industriale con il quale veniva adottato il sistema dell’indicizzazione stabilizzata.
Nel momento in cui è stato insediato il tavolo nel 2011, la Regione ha imbastito i presupposti per un ragionamento a lungo termine, progetto che al momento pare la parte industriale non voglia perseguire.
In questi ultimi anni molte aziende hanno raggiunto accordi di natura privata, avendo come riferimento il sistema indicizzato storico elaborato con l’ausilio della regione e dell’università cattolica di Piacenza.
«In questo momento invito le parti a proseguire il ragionamento legato all’indice – osserva l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto – come discorso di prospettiva per un futuro economicamente stabile per le imprese agricole e le industrie del settore lattiero caseario piemontese. La pubblicazione da parte della Regione dell’indice storico vuole essere un invito per ritornare ad individuare un indice unico eliminando tutti gli pseudo indici venutisi a creare nel frattempo».