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Sagra del Saras del fen, a Villar Pellice e Bobbio Pellice l’orgoglio del formaggio delle valli valdesi, dal 18 al 24 maggio


Agricoltura, ambiente, globalizzazione… L’anteprima della sagra dedicata al Saras del fen, mercoledì 8 maggio al museo Crumiére di Villar Pellice, è stata l’occasione per ragionare sui temi strategici dell’economia montana. Idee e spunti appassionanti, attorno al celebre formaggio, un prodotto “non globalizzabile”, come lo ha definito in apertura il giornalista Osvaldo Bellino, e che è diventato a pieno titolo il simbolo non solo gastronomico, ma della resilienza dei valligiani valdesi.

Un orgoglio espresso con efficacia da Lilia Garnier e Patrizia Geymonat, le due sindache rispettivamente di Villar Pellice e Bobbio Pellice, i comuni che dal 18 al 24 maggio ospiteranno le tradizionali manifestazioni della sagra, secondo le quali la montagna custodisce un patrimonio di valori e umanità di straordinarie potenzialità.

Entrando poi nel merito delle singole iniziative, il presidente dell’Associazione produttori Saras del Fen delle valli valdesi, Luca Charbonnier, ha sottolineato il crescente richiamo turistico della sagra, che coinvolge attivamente anche i ristoratori della valle, con menù a base di Saras e prodotti tipici.

Carlo Rol della condotta Slow Food Pinerolese ha ricordato le particolarità del Saras, non a caso eletto presidio Slow Food, mentre il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, evidenziava come l’agricoltura non possa non coniugarsi con le tematiche della sostenibilità ambientale e del turismo: «Il presidio agricolo svolge un ruolo fondamentale in  montagna – ha detto Carenini – ma va difeso e sostenuto, nell’interesse della collettività. Molti giovani stanno tornando all’agricoltura, la montagna può offrire loro notevoli opportunità, se verranno messi nelle condizioni di poterle cogliere».

La generosa degustazione finale del Saras, in abbinamento ai vini del Pinerolese, è stata preceduta dallo spettacolo di canti e racconti di Maura e Jean Louis Sappe, con la suggestiva esecuzione conclusiva dell’inno occitano “Se chanto”, cantato in coro con il pubblico.

Ora la parola passa al calendario degli eventi.

IL PROGRAMMA

A Bobbio Pellice, sabato 18 maggio, nella Sala Polivalente andrà in scena lo spettacolo teatrale “Storie e chansoun en patouà”, con i bambini, organizzato dallo Sportello linguistico.

Sempre a Bobbio Pellice, domenica 19 maggio sarà il gran giorno della “Fira ‘d la pouià” (fiera della salita agli alpeggi), con l’apertura del mulino comunale, la sfilata del bestiame (alle 10) per le vie del paese, la degustazione del Saras e il pranzo con assado e salciccia (prenotazioni al 377.4344305 – 0121.957103). Mercoledì 22 maggio, alle 20,30, il Laghetto Nais, ospiterà il Torneo della Morra.

Venerdì 24 maggio, gran finale con la serata di degustazione del Saras del Fen in abbinamento ai vini rossi del Pinerolese, a cura di Slow Food, al Museo Crumiére di Villar Pellice (posti limitati, prenotazioni al 333.2397722).