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Riso e grano per la pasta approvata l’etichettatura


I ministri Martina e Calenda hanno firmato poco fa (giovedì 20 luglio) a Roma due decreti che impongono di inserire l’indicazione di origine nelle etichette delle confezioni di riso e grano per la pasta.

“E’ una svolta importantissima, che da tempo chiedevamo e che ora diventa concreta”, commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero.

“Da mesi sosteniamo la necessità dell’etichettatura d’origine obbligatoria, una istanza che abbiamo portato con determinazione su tutti i tavoli locali e nazionali. Ora la decisione ministeriale di anticipare anche il responso dell’Unione europea rende esplicita la necessità e la tempestività di un simile provvedimento”.

“Non sarà forse risolutivo, ma sicuramente é un enorme passo avanti che, insieme alla modernizzazione dei rapporti contrattuali e al rilancio della promozione del nostro riso – temi che ho ribadito anche nelle recenti lettere inviate agli industriali e alla GDO – può segnare una svolta innovativa per il settore risicolo e il rilancio delle nostre produzioni a livello nazionale e internazionale. Su questo non mancherà il forte impegno della Regione Piemonte, anche a sostegno della nostra unica DOP, il riso di Baraggia, una denominazione che oggi è troppo poco utilizzata dai produttori, sulla quale occorre fare un grande investimento in termini culturali e di promozione a ogni livello, che coinvolga anche il territorio da cui proviene. L’etichettatura del riso ci spinge ad accelerare il percorso verso la nuova Indicazione geografica, fortemente richiesta dai produttori”.