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Ripristinare la liquidità delle cooperative


Ripristinare la liquidità delle cooperative favorendo nuove misure per la capitalizzazione, favorire l’accesso al credito, stimolare il pagamento dei debiti delle Amministrazioni Pubbliche, incentivare i consumi riducendo la pressione fiscale e ridurre il cuneo fiscale per rilanciare l’occupazione: sono queste le principali invocazioni dei cooperatori per dissipare la sfiducia, restituire la speranza e generare nuovi processi virtuosi di crescita, emerse dalla XXIV indagine congiunturale sulle imprese aderenti a Confcooperative in relazione al I quadrimestre 2013 e alle previsioni dei mesi successivi.
La nuova flessione dei livelli produttivi registrata nei primi quattro mesi del 2013 allunga la fase recessiva; solo il 9,5% dei cooperatori ha segnalato infatti un aumento della domanda e degli ordini rispetto all’ultimo quadrimestre 2012.
L’export cooperativo non delude, ma non è in grado di compensare la prolungata depressione della domanda interna.
I vincoli di liquidità, che trovano principalmente riflesso nei mancati incassi e nei ritardi dei pagamenti, non allentano la morsa.
Sul fronte del credito bancario le condizioni di offerta sono sempre più rigide e selettive.
Gli indicatori non lasciano intravedere una inversione del ciclo a breve termine.
La domanda interna resta congelata. L’81,8% dei cooperatori non prevede un aumento degli ordini nei prossimi mesi.
Il settore agroalimentare è quello che offre le previsioni meno deludenti.
Nonostante l’83,9% dei cooperatori non preveda di ridurre gli organici nei prossimi mesi, anche le tensioni sul fronte occupazionale sono destinate a perdurare.
Sulla fiducia pesa il prolungarsi della fase ciclica sfavorevole, la chiusura dei rubinetti del credito e lo stress economico-finanziario delle cooperative, fattori che, purtroppo, tendono ad alimentarsi a vicenda.
“Questi sono i dati che emergono dalla XXIV analisi congiunturale di Confcooperative, dati poco confortanti, confermati anche a livello provinciale – afferma Massimo Gallesio, direttore generale di Confcooperative Cuneo – La cooperazione è comunque riuscita finora a dare segni straordinari di lavoro e solidarietà e auspichiamo che, nonostante le difficoltà attuali, possa stimolare ulteriori processi virtuosi di crescita per rispondere ai fabbisogni del singolo e della collettività”.
“Confcooperative Cuneo – prosegue Massimo Gallesio – continua a supportare il movimento cooperativo cuneese in progettualità e scelte imprenditoriali che si rendono necessarie non solo per attraversare la crisi, ma soprattutto per contribuire al rafforzamento di nuovi scenari in cui le cooperative possano esprimere al meglio le proprie potenzialità ed essere sempre più punto di riferimento per l’imprenditoria e la collettività”.