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“Riesumare Federconsorzi sarebbe un fatto gravissimo”


Si è svolto a Torino il seminario sul tema “Competenti per competere. Il sistema della conoscenza per innovare l’agricoltura piemontese”, organizzato dal coordinamento Agrinsieme Piemonte. Sono stati presentati i dati relativi alle attività di formazione, informazione e consulenza svolte a favore delle imprese aderenti alle cinque organizzazioni del coordinamento (Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che a sua volta comprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare). Si tratta di circa 25 mila imprese agricole e 350 cooperative agroalimentari, che a loro volta associano 37 mila aziende.
“Sul Psr 2007-2013 – ha affermato il coordinatore di Agrinsieme Piemonte, Roberto Ercole – abbiamo realizzato azioni formative, informative, di consulenza e progettazione, con l’attivazione di 125 sportelli su tutto il territorio regionale, aperti per oltre 68 mila giornate, che hanno registrato oltre 700 mila contatti”.
Sono numeri che indicano la forza di Agrinsieme Piemonte e che individuano una domanda crescente da parte del settore agroalimentare, che richiede grande capacità di innovare e accrescere il sistema della conoscenza. Per questo, è stato lanciato l’appello per il sollecito avvio di un tavolo di lavoro tra Regione, rappresentanze agricole e del mondo della ricerca in vista del prossimo Psr 2014-2020. L’appello è stato raccolto dai funzionari regionali Caterina Ronco e Gianfranco Latino, presenti al seminario.
Non sono poi mancati riferimenti all’attualità politica. “Secondo indiscrezioni trapelate – ha dichiarato Tommaso Mario Abrate, neoeletto portavoce dell’Alleanza delle Cooperative del comparto agroalimentare – si starebbe lavorando ad un emendamento governativo alla legge di stabilità per recuperare i crediti di Federconsorzi, pari a 400 milioni di euro, che andrebbero agli eredi di un soggetto dalla storia torbida. Riesumare oggi il cadavere di Federconsorzi sarebbe un fatto gravissimo”.
“Con questi 400 milioni di euro – gli ha fatto eco Giovanni Demichelis, direttore di Confagricoltura Piemonte – si potrebbero invece finanziare misure per dare sostegno alle imprese agricole oppure utilizzarli per dare copertura all’abolizione della seconda rata Imu su fabbricati rurali e terreni agricoli, tuttora in discussione”.

(nella foto: Mario Tommaso Abrate)