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Riaperto lo sportello della Legge Sabatini, le aziende agricole possono presentare domanda di contributo


La misura Beni strumentali nuova Sabatini è un provvedimento che dà la possibilità a molte aziende di presentare domanda di contributo per investimenti in macchinari, attrezzature ed altro.

Focalizzandoci, in questo frangente, sul settore agricolo, vediamo cosa offre e quali novità ci sono in ballo.

Innanzitutto, è opportuno precisare che la Sabatini è un provvedimento che, seppur con qualche differenza, affonda le sue radici in anni passati. Si tratta della possibilità di presentare una domanda di contributo da parte di aziende che desiderino effettuare degli investimenti di determinati tipi. Il contributo, poi, ha un ammontare determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).

Tale misura è importante, in quanto consente l’accesso al contributo, altresì, alle aziende agricole.

La recente novità è che, essendo terminati i fondi a disposizione nel corso del dicembre 2018, la Sabatini non poteva più finanziare nuove adesioni, ma, dal 7 febbraio 2019, è stato riaperto lo sportello per la presentazione delle domande.

Di conseguenza, per le aziende agricole si riapre la possibilità di presentare richiesta di contributo. È una domanda che vale, certamente, la pena di considerare, in quanto prevede contributi anche sull’acquisto di meccanizzazione (ad esempio, trattori). Logicamente, ci sono delle condizioni da rispettare e dei limiti.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)