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Registi telematici svolta nelle vigne


E’ stata annunciata l’imminente pubblicazione dell’apposito decreto in Gazzetta Ufficiale che manderà in pensione, a partire da gennaio 2016, i numerosi registri cartacei che, con il loro peso burocratico (con relativi costi e perdite di tempo) gravano sulla vitivinicoltura del nostro Paese.

REGISTRO TELEMATICO
Con la loro eliminazione, ovviamente, non vengono aboliti i controlli, ma si pone un parziale rimedio alla eccessive incombenze burocratiche che gravano sulle aziende vitivinicole, sostituendo la carta con la digitalizzazione informatica al fine di ottimizzare le verifiche e favorire lo scambio di informazioni con la Pubblica amministrazione.
Dalle prime anticipazioni si apprende che la novità riguarderà tutti i detentori di prodotti vitivinicoli, i quali avranno l’obbligo di tenere il Registro telematico.
Saranno esentati gli esercenti l’attività di commercio all’ingrosso di prodotti vitivinicoli confezionati che non effettuano alcuna trasformazione, i vettori o gli spedizionieri che detengono nei propri locali prodotti vitivinicoli confezionati, i soggetti che effettuano attività di ricerca e sperimentazione.

OBIETTIVI
Gli obiettivi principali ricercati del legislatore sono l’automatizzazione delle attività di controllo e l’armonizzazione di tutte le comunicazioni (abolendo le denunce di produzione e di giacenza e le comunicazioni varie), la migliore rintracciabilità della produzione e delle singole partite, la possibilità di ottenere uno schedario nazionale attuando l’Ocm vino, l’analisi statistica della produzione in tempo reale e la tutela del consumatore.
I registri saranno detenuti dal Sian (Servizio informativo agricolo nazionale) e saranno accessibili tramite accesso internet dal portale con credenziali personali. Le modalità di accesso ai registri informatici, creati sul Sian saranno due: quella online permetterà all’operatore di immettere i dati e quella ‘web service’ che consentirà, alle aziende che hanno già una banca dati, di trasferirla direttamente sul Sian. I produttori sono suddivisi in:
– Stabilimenti enologici di capacità complessiva inferiore a 50 hl con annessa attività di vendita per i quali non è previsto nessun adempimento e la tenuta dei registri è assolta con la solo dichiarazione di produzione e di giacenza.
– Produttori agricoli con produzione di meno di 1000 Hl di vino feccioso annui per i quali è prevista l’applicazione della nuova normativa con passaggio ai registri elettronici ma con alcune semplificazioni.
– Altri produttori per i quali è obbligatoria l’applicazione ordinaria della procedura dei passaggi ai registri elettronici.

DATABASE AZIENDALI
Una volta attuata la dematerializzazione non esisteranno più i registri ma un database di tutti i vini esistenti in azienda suddivisi per tipologia di vino, per classificazione merceologica (uva, mosto, mosto fermentato, vino atto, vino approvato), per stato (sfuso o confezionato) ed, eventualmente, per annata.
Stante la novità assoluta del nuovo sistema sono previsti tempi di sperimentazione della procedura, dalla data di pubblicazione in G.U. al 1° gennaio 2016 allorché gli operatori dovranno tenere esclusivamente il Registro telematico.

(fonte: Cia Piemonte)