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Record mondiale di pigiatura dell’uva con i piedi


675 litri di mosto fresco in sessanta minuti: è questo il nuovo record mondiale di pigiatura con i piedi, fissato sabato 19 ottobre a Castellar da Maurizio Paschetta. Il recordman saluzzese, che lo scorso anno aveva battuto il Guinnes dei Primati di mungitura a mano (“ricavando” 4,5 litri di latte in due minuti da una vacca del suo allevamento), si è ripetuto con un’altra performance in grado di richiamare l’attenzione sull’importanza delle tradizioni del mondo agricolo, motivazione che sta alla base di queste sue iniziative. Il suo record è stato iscritto tra i “World International Champion” con il tramite dell’associazione internazionale di Vignaioli Renaissance des Appellations.
Alcune autorità ed una discreta folla di appassionati e curiosi, hanno assistito alla prova svolta nella Cantina Vinicola di Emidio Maero, presidente del Consorzio “Vini delle Colline Saluzzesi”. Su un rimorchio in acciaio inox della ditta Randazzo di Fossano, appositamente attrezzato dall’Emporio Enologia Albese di Guarene, munito di appositi stivali per il rispetto delle normative igienico sanitarie e di un forcone per “liberarsi” dai grappoli d’uva pigiati, Maurizio Paschetta ha pigiato ininterrottamente per un’ora circa 23 quintali di uva proveniente dai terreni vitati delle Colline Saluzzesi.
Il mosto sgrondava in un mastello in plastica posto sotto il rimorchio, quindi, tramite una pompa, in un contenitore graduato in cui il giudice di gara, Michela Bassano di Novi Ligure, ha potuto certificarne la quantità, prima che questo fosse condotto nelle apposite cisterne di mosto Pelaverga da poco vendemmiato.
Comprensibile soddisfazione, al termine della prova, per il protagonista del nuovo record, sempre più “Mister Natural Boy”: «Un ottimo risultato, realizzato grazie a tutti coloro che hanno collaborato con me in questi mesi, nelle ultime settimane ed oggi. Sono felice di esser riuscito a fissare il nuovo record da battere in una disciplina nuova che richiama fortemente le tradizioni del mondo agricolo. Anche questo può essere utile a non fare dimenticare ai giovani l’importanza del settore primario».
Soddisfazione anche dal suo allenatore Fabio Sampò: «Maurizio si è comportato bene ed il risultato è stato migliore rispetto alle prove. Credo che se qualcuno vorrà cimentarsi a battere il record, dovrà impegnarsi per bene».
Commenti più tecnici, e disinteressati, valorizzano ulteriormente il risultato conseguito: «La quantità è ovviamente inferiore alla pigiatura meccanica, ma è sicuramente un notevole risultato per una pigiatura manuale realizzata in queste condizioni, su un rimorchio in acciaio, quindi scivoloso rispetto ad una tinozza in legno che non rispetterebbe più le normative igieniche», commenta l’enologo Giovanni Gallina.
«Un risultato eccellente, anche in considerazione della prestanza fisica necessaria a pigiare per un’ora filata senza interruzione», è il commento dell’enologo Silvio Barberis, direttore del Consorzio Colline Saluzzesi.
A dare suggestione alla prova, ispirata ad un celebre film di Adriano Celentano (“Il bisbetico domato” del 1980), ed allietare il pomeriggio dei presenti, anche l’esibizione canora di Giò Celentano, sosia del celebre Adriano, simile non solo fisicamente, ma anche nelle ricercate movenze e nel timbro vocale. Per concludere in festa il pomeriggio, un ricco buffet preparato dal Ristorante La Torre di Brondello.
Oltre agli sponsor tecnici, l’iniziativa si è svolta con la collaborazione della Fondazione “Amleto Bertoni” di Saluzzo e della ditta Mondoservizi di Bra.

(nella foto: Maurizio Paschetta in azione)