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Quote latte: “Chi ha sbagliato deve pagare”


La Corte dei Conti ha chiesto al Governo chiarimenti in merito alle misure che avrebbe dovuto adottare entro la fine di maggio per
recuperare dai produttori di latte le multe dovute per il superamento delle quote. Si tratta di 1,4 miliardi di euro pagati dallo Stato
anziché dagli allevatori tra il 1995 e il 2009 e non ancora restituiti dai responsabili della sovrapproduzione.
Per questo, l’Italia rischia anche una procedura di infrazione da parte della Commissione europea. “Confagricoltura ha sempre preteso che gli splafonatori pagassero le multe – ha affermato Luigi Barbieri, presidente della Federazione nazionale lattiero-casearia di Confagricoltura – ma alle nostre denunce non sono mai seguiti seri provvedimenti e l’azione di certe forze politiche apertamente schieratesi a difesa dei Cobas del latte è oggi evidente: distorsione del mercato, concorrenza sleale, accumulo di mute milionarie, gravi danni all’Erario. E’ assurdo che mentre in Europa si parla del post-quote, in Italia si stia ancora discutendo di come e se far pagare chi volutamente ha deciso di non rispettare la legge”.
Le imprese totalmente inadempienti sono circa 2 mila, un numero ridotto rispetto alla grande maggioranza dei 38 mila allevatori che si sono messi in regola.
“Questa minoranza – ha aggiunto Barbieri – getta però fango su tutto il comparto. Una vera beffa per i produttori che hanno sempre pagato e che, in alcuni casi, stanno ancora corrispondendo le rate dei mutui accesi per acquistare i diritti di produzione. Chiediamo al Governo di chiudere questa vergognosa storia infinita”.