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Quindicimila litri d’acqua per un chilogrammo di carne?


Lo spot televisivo, destinato a far scoprire a tutti gli italiani Expo Milano, “ha individuato alcuni elementi cardine molto importanti per la comunicazione dei temi e valori di Expo Milano 2015”.
Lo afferma l’agenzia Sarà 186united che ha realizzato lo spot. Uno di questi “elementi cardine” è la criminalizzazione del consumo di carne: “Per produrre un chilo di carne sono necessari 15.000 litri d’acqua”. In altre parole: chi si nutre di carne, poca o tanta non importa, contribuisce a distruggere l’ecosistema del pianeta.
Lasciamo ai medici nutrizionisti spiegare se si debba mangiar carne o meno, ed in quale quantità, ma il dato dei 15.000 litri d’acqua necessari per produrre un kg di carne è una frottola. Una bugia, anche se ripetuta tante volte, non diventa una verità e stupisce che una simile frottola sia diventata un “cardine” di Expo Milano.
Un manzo beve mediamente circa 4 litri di acqua al giorno ogni 100 Kg di peso vivo: considerando che durante tutto il ciclo produttivo un manzo abbia un peso medio, esagerando, di 500 kg e beva 20 litri di acqua al giorno, fanno 7.300 litri di acqua all’anno. Facendo una stima approssimativa dalla nascita alla macellazione (16-17 mesi per un peso tra i 600-700 kg)) un manzo non beve più di 10.000 litri di acqua, circa 15 litri per ogni kg di peso vivo, quindi al massimo 45 litri di acqua per ogni Kg di carne. Come si passa da 45 litri a 15.000 litri?
Il dato dei 15.000 litri, molto fantasioso, è stato calcolato da Arjen Hoekstra, inventore dell’impronta idrica, sommando all’acqua che i bevono i bovini o che serve per lavare le stalle e per irrigare le colture di mais e soia, anche l’acqua che viene utilizzata per estrarre i minerali ferrosi necessari per realizzare gli attrezzi agricoli, le attrezzature utilizzate negli allevamenti e nei macelli e per fabbricare i mezzi (camion, trattori, rimorchi ecc.ecc.) che servono per trasportare i cereali, gli animali e la carne ed i silos per gli stoccaggi. Chiunque sia provvisto di buon senso capisce che un calcolo siffatto è privo di qualsiasi logica, e meno male che i pubblicitari non hanno preso a riferimento un altro dato sul consumo di acqua, ancor più fantasioso.
Secondo il prof. Arjen Hoekstra, un foglio di carta A4 ha un’impronta idrica di 10 litri. Un buon libro, a seconda del numero di pagine, consuma tra i 2.000 ed i 5.000 litri. Dobbiamo smettere anche di stampare i libri? Avanti di questo passo, a qualcuno verrà la brillante idea di sopprimere l’umanità per salvare il pianeta – l’uomo consuma più acqua di tutti – e qualcun altro la prenderà sul serio. Il problema delle risorse idriche disponibili è troppo serio per essere affrontato con tanta superficialità.

(Fonte: Cia Cuneo)