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Quelle parole del pontefice sulla fame e sulla povertà


“La notizia ci ha sorpreso nella maniera più totale. E’ un gesto forte e coraggioso che rivoluziona la Chiesa e di cui abbiamo grande rispetto”. Così il presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi commenta la notizia delle dimissioni di Papa Benedetto XVI.
“Del Pontefice -aggiunge Politi- abbiamo sempre apprezzato il suo determinato impegno per la pace nel mondo e la concordia fra i popoli. Non possiamo, poi, dimenticare le sue parole di attenzione nei confronti dell’agricoltura e dei suoi valori. Sono parole che abbiamo condiviso anche perché concordano con le nostre richieste: più agricoltura per sfamare il pianeta, lotta alle speculazioni sul cibo, concreto sostegno ai più poveri della Terra”.
“In particolare, in un discorso che ha rivolto ai partecipanti alla XXXVII Conferenza della Fao, il Papa -ha aggiunto Politi- sostenne, infatti, l’esigenza del rilancio del settore agricolo, dei livelli di produzione alimentare e del più generale sviluppo delle aree rurali. Il tutto per eliminare le cause della povertà e della fame di milioni di persone”.
“Non possiamo che esprimere grande apprezzamento per le parole e per l’azione del Papa che -ha affermato il presidente della Cia- abbiamo accolto con soddisfazione, in quanto l’alimentazione tocca il fondamentale diritto alla vita’”.
“Sono temi, quelli affrontati dal Papa, che gli agricoltori mondiali hanno evidenziato con estrema decisione. Temi per i quali -ha concluso il presidente- la nostra Confederazione si batte da anni e con vigore. Per questo motivo l’annuncio odierno ci addolora e ci turba, nella consapevolezza, però, di una scelta consapevole che segna un evento epocale”.