Sezioni


Psr Piemonte: “Soldi solo a chi usa prodotti locali”


L’emanazione del bando 4.2 relativo all’agroindustria è molto atteso dall’industria e dalle cooperative di trasformazione. Per Coldiretti occorre però che la Regione inserisca elementi che tutelino veramente il prodotti del territorio. Nell’attuale stesura del bando questo non è previsto ma, secondo Coldiretti, sicuramente possibile in quanto altre Regioni già lo hanno fatto. Si tratta solo di volontà politica.
Il presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte, Delia Revelli, ha quindi nuovamente sollecitato l’assessore Giorgio Ferrero affinché, nel bando della misura 4.2 (agroindustria) del Psr 2014-2020, vengano inserite priorità e criteri che tengano conto se l’approvvigionamento dei prodotti agricoli da parte dei beneficiari proviene da aziende e dalle cooperative locali che operano sul territorio piemontese.
In particolare, occorre introdurre una priorità per i beneficiari che si impegnano a pagare un prezzo del prodotto superiore a quello medio di mercato per almeno tre anni; un punteggio più elevato per le imprese che acquisiscono il prodotto da Cooperative e Organizzazioni di Produttori (Op); una premialità per le imprese che si approvvigionano del prodotto di base da aziende agricole situate entro una distanza definita dall’impianto di lavorazione, riducendo così anche l’impatto ambientale”.
“L’obiettivo – concludono Delia Revelli ed Enzo Pagliano, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo – è quello di incentivare e sostenere l’utilizzo, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli locali. Con l’inserimento dei criteri sopra citati si potranno realmente sostenere i vari comparti dell’agricoltura piemontese: dal cerealicolo al vitivinicolo, dall’ortofrutticolo al lattiero caseario e zootecnico. Sappiamo che una bozza è già stata scritta, ma per Coldiretti, nell’interesse delle imprese agricole e del sistema agroalimentare piemontese, è imprescindibile che siano apportate le modifiche richieste”.