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Psr Piemonte, la sfida inizia solo adesso


Il 2016 che é appena iniziato sarà un anno impegnativo e ricco di sfide. L’azzeramento Irap e l’esenzione Imu sui terreni coltivati da agricoltori professionali, previste dalla legge di stabilità, sono una boccata d’ossigeno per il settore primario, ma la situazione rimane complessivamente critica.

Le aziende agricole continuano ad essere oberato da costi di produzione elevati, da bassi prezzi alla produzione, dalla troppa burocrazia, dalle difficoltà di accesso al credito e dai rapporti sperequati con l’industria di trasformazione e la grande distribuzione organizzata.

Alcuni comparti, in particolare, stanno attraversando dei momenti di grave difficoltà. Soprattutto quello zootecnico che è strategico per il made in Piemonte. I prezzi di latte e carne non coprono più i costi di produzione. Ma anche altri comparti, tradizionalmente più remunerativi, come il vitivinicolo ed il risicolo, non se la passano troppo bene. Le vendite di Asti spumante sono in calo ed i risi importati dall’Estremo Oriente stanno facendo una spietata concorrenza ai nostri risi.

L’agricoltura è anche chiamata a rispondere sempre meglio alle aspettative della società rispetto ai temi della qualità alimentare, della biodiversità, del benessere degli animali, dell’uso delle risorse idriche. Ma tali aspettative possono essere soddisfatte soltanto aumentando e stabilizzando la redditività del settore e accrescendo la capacità delle imprese agricole di stare sui mercati.

A tal fine, molto importante sarà applicare nel miglior modo possibile il nuovo Psr che é lo strumento finanziario più significativo e rilevante per il potenziamento della competitività delle imprese e delle filiere, per favorire il ricambio generazionale, per sostenere le aziende agricole operanti in montagna che sono il principale presidio contro il dissesto idrogeologico.

Auspichiamo che gli atti applicativi (bandi, punteggi e graduatorie) del Psr tengano conto della realtà delle aziende agricole e delle concrete aspettative degli agricoltori e che si proceda alla semplificazione delle norme e delle procedure, fondamentale per una efficace applicazione del Psr. Il recente passato ci insegna infatti che i capitolati e gli adempimenti troppo complessi sono un ostacolo all’accesso alle risorse del Psr.

In una congiuntura di crisi economica ancora preoccupante e di incertezza, il settore agricolo ha dimostrato e può ancora dimostrare grandi potenzialità. Consapevoli che quando si opera con serietà e passione si possono raggiungere importanti obiettivi, lavoreremo sodo per valorizzare tutte le potenzialità dell’agricoltura piemontese e guardiamo al 2016, nonostante tutto, con fiducia.

Lodovico Actis Perinetto, presidente Cia Piemonte