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Psr Piemonte, la Regione replica alle accuse


In relazione alle notizie di stampa diffuse in questi giorni a proposito dei primi bandi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, e in particolare ai bandi della misura 4 sugli investimenti materiali, l’assessorato regionale all’Agricoltura del Piemonte ha fornito nella seguente nota alcuni chiarimenti e precisazioni.

Alla data del 5 febbraio risultavano caricate a sistema circa 1550 domande in stato di bozza di cui 1400, seppur non rese definitive, sufficientemente complete nei dati per poter calcolare il punteggio
di ingresso. Di queste, 750 – pari al 53% – risulta avere un punteggio superiore al valore minimo previsto dal bando. Ovviamente si tratta di una prima risultanza, basata sulla soglia di ammissibilità e fornita in automatico dal sistema informativo, che non dice ancora nulla sul merito e sui contenuti delle domande stesse, che verranno esaminati in fase di istruttoria.
Si può però già affermare che c’è un grande interesse da parte degli imprenditori agricoli e che la “macchina” PSR sta cominciando a funzionare. Infatti, se il trend dovesse rimanere questo, si arriverà a breve a coprire l’intero budget previsto dal bando, dimostrando così la sua efficacia in termini di semplificazione, certezza dei tempi e senza creare illusioni.
I bandi, a cui possono accedere gli Imprenditori Agricoli Professionali, hanno evidenziato alcune problematiche legate al sistema informatico, riscontrate nelle prime settimane di apertura, a cui si lavorando per una messa a punto. Criticità che erano prevedibili, trattandosi del primo bando con un nuovo modello gestionale, aperto in tempi molto ristretti rispetto a quando il PSR è stato approvato e il Comitato di Sorveglianza (che si è riunito a fine novembre) ha dato il via ai criteri di selezione.
E’ importante sottolineare, inoltre, alcuni elementi di novità di questa programmazione, e che riguardano non solo il bando in questione:
▪ i punteggi e le soglie minime e massime sono attribuite dalla procedura in modo automatico: questo permette oggettività e trasparenza;
▪ inoltre, consente un riscontro immediato: le domande non finanziabili non vengono ammesse sin dall’origine, evitando iter lunghi e infruttuosi;
▪ per lo stesso motivo, le istruttorie saranno più semplici e più veloci, con un vantaggio sia per l’amministrazione sia per i beneficiari;
▪ i criteri di selezione dei bandi rispecchiano quanto stabilito nell’elaborazione del testo PSR seguendo i principi delle norme comunitarie, nonchè dall’analisi approfondita del contesto regionale che ha individuato nelle aziende di una determinata fascia dimensionale il target degli interventi;
▪ verranno aperti diversi bandi nel corso della programmazione: i beneficiari avranno dunque più opportunità nel tempo e anche chi è escluso ora potrà adeguare, se necessario, i progetti e ripresentare domanda (sulla misura 4.1 è programmata l’apertura di un nuovo bando entro un anno).
Entro fine febbraio, infine, sarà pubblicato il bando della misura 6, insediamento giovani, che prevede contributi a fondo perduto differenziati per aree agricole.