Psr Piemonte, Confagricoltura smorza l’entusiasmo della Regione e torna a invocare lo scorrimento delle graduatorie
Al 31 dicembre 2018 il Piemonte ha speso il 31,2% del totale dei fondi europei all’agricoltura erogati con i PSR, i Programmi di Sviluppo Rurale relativi alla programmazione 2014–2020: questo significa che è stato speso meno di un terzo del budget totale previsto per i 7 anni (oltre 1 miliardo di euro).
La Regione, nei giorni scorsi, commentando i dati della Rete Rurale Nazionale, ha comunicato di aver attivato il 90% delle risorse disponibili, evidenziando le buone performance del Piemonte. Tuttavia – fa notare Confagricoltura – si fa riferimento alle somme impegnate e non a quelle spese, che sono appunto ferme al 31,2%.
Confagricoltura prende pertanto atto dell’impegno della Regione, ma auspica una migliore capacità di erogazione dei fondi europei a favore delle imprese agricole subalpine. In particolare, chiede che la Regione si adoperi per far sì che le aziende che hanno presentato domanda sui bandi PSR 4.1.1 (Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole”), 4.1.2 (“Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole dei giovani agricoltori”) e 6.1.1 “Premio per l’insediamento di giovani agricoltori” vengano finanziate per contribuire a sostenere lo sviluppo del settore primario.
Confagricoltura, che nei giorni scorsi ha incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero per un approfondimento sul Programma di Sviluppo Rurale, sottolinea l’urgenza e l’indispensabilità di rendere al più presto disponibili le risorse per lo scorrimento delle graduatorie per le domande presentate nel 2017.
“Molte imprese – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – hanno già realizzato in completo autofinanziamento molte delle iniziative progettate, con notevoli disagi finanziari; altre sono in attesa dei fondi per realizzare o completare gli investimenti. Tutte queste aziende – aggiunge Allasia – possiedono le caratteristiche di idoneità e sono ammesse in graduatoria. Chiediamo pertanto all’assessore Ferrero un forte impegno per far sì che tutti i progetti di miglioramento aziendale considerati ammissibili possano essere finanziati, per dar fiato a nuove attività vitali per il territorio, in grado di creare reddito e occupazione”.