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Progetto microcredito per chi ha voglia di lavorare


Non condivido molto chi è felice nel vedere i nostri giovani andare all’estero per mancanza di opportunità qui in Italia. Così perdiamo l’identità e la cultura di un paese oltre a risorse umane insostituibili.
E’ chiaro agli occhi di tutti che competere in mercati sempre più agguerriti, limitati da evidenti problemi politici strutturali non è possibile. C’è molto che non funziona nel nostro paese e tutto è reso più insopportabile dalla crisi economica globale. Tanti problemi vanno risolti e subito come il “caro energia”: com’è possibile che in Francia un kw di energia elettrica costi la metà nonostante la Francia sia uno dei nostri maggiori fornitori di energia elettrica.
La burocrazia è asfissiante: permessi e autorizzazioni anno tempi biblici, la tassazione colpisce gli in modo ingiustificato gli imprenditori cui la stretta creditizia non dà più ossigeno. Ci sono troppi ostacoli che frenano e demotivano chi vuole gestire o creare un’impresa.
Ma come è possibile che quando abbiamo provato a chiedere un finanziamento per l’acquisto di un campo, la valutazione sia stata fatta in base al valore del solo terreno, non si sia tentato di capire cosa ci si potesse coltivare, quali fossero le prospettive di resa economica, quanto valesse l’impianto di irrigazione esistente?
Non si crede al valore della terra: un conto è un campo a maggese, un conto è un campo a frutteto. Come possiamo convincere i giovani scegliere l’agricoltura se anche le banche non credono in chi ha voglia di fare e chiede solo di poter lavorare.
Come si può accedere a un finanziamento solo con la forza del proprio lavoro? Se vogliamo che cambi qualcosa si deve credere nei giovani, si deve dare speranza ai giovani. Non solo a parole.
A questo proposito ringrazio il sindaco di San Vito, Gabriella Meloni, che ha saputo dare speranza riponendo la fiducia nel lavoro femminile e giovanile confermando l’impegno di dare in affitto il terreno della sua famiglia all’associazione Gemini. Questo creerà microcredito per le famiglie. Una parte dell’appezzamento verrà destinata a testare in campo di nuove colture, si pensa anche ad un museo dell’agrume, l’altra verrà presa in affitto da un socio dell’associazione in sintonia con gli scopi statutari.
Aiutiamo chi ha voglia di lavorare, servono per iniziare attrezzature e ammodernamenti per l’impianto irrigazione, dei piani di concimazioni e adeguamento di alcune strutture .
Lanciamo quindi una sfida: creiamo un microcredito ed aiutiamo chi ha voglia di lavorare.
Microcredito di 100 euro per l’acquisto di una fresa 14 cv usata. Tale somma verrà restituita da ottobre prossimo con mandarini, clementine, aranci e limoni
Microcredito di 300 euro per l’acquisto di serbatoio per la riserva d’acqua con sistema filtrante per l’irrigazione. La somma verrà restituita da ottobre in forniture di agrumi. Verrà inoltre praticato uno sconto del 10% sul prezzo di mercato
Microcredito di 500 euro per l’acquisto di una trincia, per le riparazioni del trattore e la costruzione di un ricovero attrezzi. Tale somma verrà restituita partendo da ottobre con la fornitura di agrumi con uno sconto del 20%
Un grazie di cuore all’azienda Fino di Revello per la donazione di materiale per l’irrigazione, alla ditta Idraulica Service di Fornasiero & C. per la donazione di materiale sanitario e arredi bagno e come sopra spiegato alla famiglia Meloni per la fiducia, la disponibilità e la sensibilità nel concedere in affitto il proprio terreno.
Ci servirebbe inoltre una cucina a gas, un frigorifero, tavoli e sedie anche usati per arredare una cucina presso l’agrumeto e materiali da costruzione come perline, lamiere di copertura e travi.
Toni Dellavalle
responsabile Progetto Ulisse
(telefono 3289186557)