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Prodotti vitivinicoli e carte di accompagnamento


“Le recenti novità introdotte dall’Unione Europea riguardanti i documenti di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli rappresentano un ulteriore e pesante aggravio burocratico sulle spalle delle imprese di un comparto che in Italia rispetta da tempo ormai rigorosi standard di qualità e sicurezza”.
Lo afferma la Confagricoltura di Cuneo commentando le norme contenute nel Regolamento Ce in merito alle diciture del registro europeo (e-Bacchus) che dal 1° gennaio 2013 vanno riportate sui documenti di accompagnamento dei vini, al fine di farli valere come attestato della Dop, Igp, varietà ed annata.
“Siamo di fronte ad un’ennesima e inutile compilazione burocratica – afferma il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio – In Italia è consolidato un sistema di certificazione e controllo per i vini a indicazione geografica, che esclude la necessità di ulteriori specifiche sui documenti di accompagnamento. Infatti il sistema garantisce la rispondenza quantitativa sulle movimentazioni di carico e scarico dei vini e per le partite imbottigliate la loro più completa tracciabilità anche mediante l’applicazione di contrassegni di stato pagati dai produttori. Per questo siamo al lavoro affinchè l’Unione Europea ritorni sui propri passi – continua Abellonio – escludendo dagli adempimenti le movimentazioni nazionali e all’interno della Ue, chiedendo che le integrazioni vadano effettuate solo se la destinazione finale è un Paese extra Ue”. Mercoledì 9 gennaio 2013, intanto, a Roma c’è stato un incontro presso il Mipaaf e l’Icqrf (l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari): “Abbiamo presentato le modifiche che sono state segnalate all’Ue – conclude Abellonio – perché concordi che il sistema di tracciabilità del vino in Italia è già sinonimo di garanzia verso i consumatori”.