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Pro loco, in Piemonte accordo sulla ristorazione


E’ stata siglata oggi, nel castello di Costigliole d’Asti, dall’assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte, Giorgio Ferrero, e da Giuliano De Giovanni, presidente dell’Unpli Piemonte (l’associazione che rappresenta le 1090 pro loco piemontesi) l’intesa sulle buone pratiche nella ristorazione nelle sagre e nelle feste paesane.

All’incontro hanno anche partecipato rappresentanti delle pro loco e dei Consorzi dei prodotti piemontesi. Con la delibera dello scorso giugno che approvava anche un decalogo delle buone pratiche, la Regione si era posta l’obiettivo dii promuovere la qualità dei prodotti forniti nei momenti di festa da associazioni senza fini di lucro, per dare impulso alla sempre maggiore richiesta di qualità delle produzioni, allo sviluppo territoriale, al rispetto e alla valorizzazione delle tradizioni.

“Lo sforzo – ha spiegato oggi l’assessore Ferrero – è quello di mettere a sistema il volontariato e il ruolo prestigioso giocato dalle pro loco con i consorzi per realizzare un circuito virtuoso di qualità. Il radicamento territoriale servirà anche nella promozione dei nostri prodotti anche al di fuori dei nostri confini, perché dà credibilità internazionale. La Regione si impegna a costruire un percorso di formazione insieme con i consorzi e gli istituti alberghieri perché i pasti somministrati dalle pro loco (si calcolano oltre due milioni di pasti all’anno) siano sempre più caratterizzati dalle nostre eccellenze agroalimentari”.

La ricchezza delle produzioni d’eccellenza piemontesi si può sintetizzare in alcuni dati: 17 vini Docg e 42 Doc sparsi sul nostro territorio; 341 prodotti agroalimentari tradizionali, censiti e riconosciuti dalla Regione; 10 formaggi Dop.

“Questo è un accordo lungimirante – ha commentato Giuliano De Giovanni – che dal passato ci proietta nel futuro, con una attenzione sempre più forte alla qualità e alla innovazione nella tradizione. Insieme con la Regione Piemonte e con i consorzi avviamo oggi un percorso in cui investiamo la grande genuinità del nostro volontariato per mantenere un ruolo sociale importante”.

L’intesa raggiunta con le pro loco si propone alcuni obbiettivi: mantenere vive le tradizioni locali; promuovere prodotti, preparazioni e vini del territorio; somministrare pasti di buona qualità a un prezzo accessibile al grande pubblico, in conformità alle norme sulla sicurezza alimentare; fare sistema con i produttori agricoli e agroalimentari locali; impostare i menu e le modalità di somministrazione dei pasti su principi di sostenibilità ambientale ed eticità.