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Prezzo latte, i caseifici in Piemonte prendono tempo


Si è riunito giovedì 3 dicembre a Torino il Tavolo della filiera latte, convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, su sollecitazione di Confagricoltura Piemonte, che era presente con una delegazione di allevatori composta da Giampiero Degiovanni, Guido Oitana, Cristina Donalisio e Pierangelo Cumino.
Il presidente della Sezione Latte di Confagricoltura Cuneo, commenta l’esito dell’incontro in maniera non del tutto soddisfatta: “La parte industriale ha preso atto dell’accordo siglato a Roma la scorsa settimana, ma attualmente non ha ancora mostrato l’interesse a recepire l’aumento stabilito per i produttori di latte – spiega Degiovanni -. Auspicavamo che i due centesimi in più potessero essere accolti anche qui in Piemonte, ma per ora i caseifici hanno preso tempo, stando sul vago”.
L’obiettivo dell’incontro era, infatti, di impostare una contrattazione tra gli allevatori e le industrie sulla base dell’accordo raggiunto tra Italatte (gruppo Lactalis) e i suoi fornitori, che prevede il pagamento del latte alla stalla 2,1 centesimi in più rispetto al prezzo di ottobre, per almeno tre mesi a partire da dicembre.
“Oggi in Piemonte il latte alla stalla viene pagato dai 30 ai 34 centesimi al litro – afferma il presidente Giampiero Degiovanni -. Alle industrie lattiero casearie chiediamo di mettere in atto i contenuti dell’accordo Lactalis per i prossimi mesi – aggiunge -, di adeguare i prezzi del Piemonte a quelli della Lombardia e di applicare una tabella che premi la qualità del prodotto”.
Le aziende industriali si sono riservate di svolgere ancora alcuni approfondimenti sulla proposta, anche sulla scorta delle decisioni che verranno adottate nelle prossime ore da Assolatte, organizzazione alla quale aderiscono.
Il Tavolo ha confermato l’intenzione di proseguire il lavoro nei prossimi giorni, con l’obiettivo comune di valorizzare il prodotto e la filiera.