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Prezzi troppo bassi al produttore e raccolta anticipata, ecco come rovinare la filiera della frutta


Questi sono i mesi più intensi ed importanti per la raccolta della frutta, dalle pesche (ormai alla fase conclusiva) alle mele per poi chiudere la campagna con i kiwi. Un momento che diventa determinante per la qualità della frutta che verrà assaporata da milioni di consumatori.

Sono proprio i consumatori gli unici clienti della filiera ed è quindi necessario cercare di rendere gradevole il consumo della frutta fresca fornendola al giusto grado di maturazione in modo che possa scatenare, positivamente, tutte quelle reazioni positive capaci di svilupparne il consumo.

Il 2018 sarà comunque un’ottima annata per la qualità della frutta raccolta. Sarebbe un peccato non valorizzarla sia dal punto di vista economico, sia sotto l’aspetto organolettico con la raccolta del prodotto troppo anticipata facendosi attirare da dinamiche distorte imposte ai produttori agricoli da alcuni soggetti a valle della filiera. Queste pratiche non fanno altro che alterare, in modo negativo, l’andamento dei consumi della frutta che sempre più viene consigliata nella dieta mediterranea per gli effetti benefici sulla salute umana. E’ indecoroso assistere in queste settimane alla imposizione ai frutticoltori di un prezzo pari a pochissimi centesimi per le mele destinate all’industria, che poi verranno trasformate in gustosi succhi di frutta con un elevato valore aggiunto, o vedere in alcuni casi richieste di raccolta eccessivamente anticipata rispetto ai normali tempi di maturazione, solo per colmare nel brevissimo periodo degli spazi di mercato, rischiando così di creare forti disaffezioni al consumo della frutta piemontese.

Un appello a tutti gli attori della filiera: valorizziamo l’eccellenza della nostra frutticoltura, pagando il giusto prezzo e abbandonando pratiche che impoveriscono la qualità della frutta allontanando i cittadini dal consumo.

 

(Fonte: Coldiretti Cuneo)