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Prezzi: bene l’olio male la zootecnia


Prezzi agricoli in ripresa per effetto del boom delle quotazioni dell’olio d’oliva e del buon andamento delle colture vegetali. Dopo mesi di calo costante, il listino Ismea di novembre evidenzia così un aumento dell’1,5 per cento nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Le coltivazioni incassano un incremento generale del 10,4 per cento, con punte del 74,4 per cento per l’olio di oliva, per effetto del crollo della produzione che ha interessato un po’ tutto il territorio nazionale. Rincari su base annua si registrano anche per cereali (+9,6 per cento), frutta (+9,6 per cento) e ortaggi (+7,8 per cento). Al contrario resta negativa la dinamica tendenziale dei semi oleosi (-21,4 per cento) e dei vini (-10,8 per cento). Male anche il tabacco.
Fa segnare un complessivo calo pure il comparto zootecnico, che nel confronto con dodici mesi perde il 7,5 per cento. Scendono, in particolare, i prezzi dei lattiero caseari, con un -9,2 per cento, e delle uova (-8 per cento). In ribasso del 5,7 per cento i prezzi del bestiame vivo, con segno negativo per tutti i tipi di animali da allevamento.